Al termine della discussione è stato approvato il documento della maggioranza di centrodestra che dà mandato alla Commissione consiliare Politiche europee di monitorare l’andamento e l’efficacia dello strumento “Carta degli aiuti di Stato” nella sua attuale perimetrazione, acquisendo i motivati parerei delle parti sociali e imprenditoriali, degli enti locali e delle altre forme di rappresentanza dei territori, al fine di pervenire a una eventuale proposta organica di revisione secondo i criteri già seguiti e nel rispetto del plafond di popolazione assegnato e delle procedure previste, in base a oggettive esigenze suffragate da dati statistici coerenti (dati Eurostat, Istat, Infocamere o altri dati ufficiali), nel rispetto sia della normativa europea e statale di riferimento, sia delle regole poste alla Commissione europea e dal Dipartimento per le Politiche di Coesione per il nuovo negoziato del giugno 2023.
E’ stato invece respinto il documento sottoscritto dai Consiglieri del centrosinistra. Successivamente, è stata approvata all’unanimità la richiesta di istituzione di una Commissione d’inchiesta avente a oggetto “Emergenza idrica in Abruzzo: stato delle infrastrutture e delle reti idriche, dispersioni idriche. Stato sulla governance dell’ERSI, delle Società di gestione operanti nell’ATUR e dell’ASSI. Sistema tariffario e futuri investimenti”.
L’opposizione. “Un affronto di una violenza inaudita quello del presidente della Regione Marco Marsilio, oggi in aula, sulla protesta che è stata necessaria a riportare in Consiglio l’esclusione dei Comuni del cratere dalla Carta degli aiuti ad opera del Governo regionale. Una protesta necessaria, lo sciopero della fame del consigliere Pierpaolo Pietrucci, a fare includere nella Carta degli aiuti i comuni teramani, aquilani e pescaresi, perché l’esecutivo li aveva ignorati e non per altro come Marsilio oggi ha insinuato, durante un intervento carico di astio, ma di poche buone intenzioni per la comunità. Un fatto gravissimo, non solo sul fronte della dialettica politica, ma nei confronti dei Comuni che dal 2009 e dal 2016 hanno vissuto la realtà dolorosa e svantaggiata del terremoto e della tempesta perfetta”, dura la reazione dei gruppi consiliari di centrosinistra sulla discussione relativa alla Carta degli aiuti.
“Marsilio non si è limitato ad attaccare con foga chi ha legittimamente focalizzato l’attenzione su una esclusione grave e penalizzante per il futuro di quei Comuni – così i consiglieri dei gruppi Pd, Legnini Presidente, Abruzzo in Comune e Gruppo Misto – ma ha offeso i territori con una serie di insinuazioni, prendendoli in giro e sminuendo l’importanza che venissero ricompresi nel documento varato dalla Regione, come hanno invece fatto i suoi colleghi nel Lazio, in Umbria e nelle Marche altri presidenti, comprendendo appieno quanto fosse importante coniugare le risorse del Pnrr dedicate alle aree sisma con le misure previste dall’articolo 107.3c del Trattato sul Funzionamento dell’Unione, nonché il pieno e migliore funzionamento dei benefici economici a vantaggio delle imprese presenti nelle aree speciali a cui i provvedimenti sono destinati. Una violenza scomposta, che ben poco si addice a un presidente e che nulla ha di costruttivo, rispetto a un argomento che invece doveva essere affrontato al meglio, perché ai territori arrivassero vantaggi e attenzione. Ma questa è una Regione che non programma, come conferma la paralisi della sanità, quella su lavoro e imprese e non ama il confronto. E questo in aula oggi è affiorato in modo forte e chiaro in tutta la sua virulenza”.
Mauro Febbo. Al termine del confronto sulla Carta degli Aiuti 2022-2027 e della puntuale relazione del presidente della Giunta Marsilio, il Consiglio regionale ha approvato il documento da me presentato come primo firmatario e condiviso dall’intera maggioranza. E’ bene sottolineare che il Movimento 5 stelle si è astenuto in sede di votazione mentre solo il centrosinistra si è espresso con voto contrario. Nel documento emergono il lavoro e le motivazioni che hanno portato alla elaborazione di una “carta” equilibrata e rispettosa di tutti i territori e soprattutto delle esigenze vere del mondo economico e produttivo. Abbiamo ricompreso, a differenza della Carta 2014-2020 elaborata dal precedente Governo regionale, i quattro Comuni capoluogo di Provincia, la Marsica, tutti i territori ricompresi nella Zes e quelli dell’area di crisi complessa.
Chiaramente tutto è perfettibile e quindi può essere oggetto di apposita modifica e integrazioni, per cui il documento dà mandato alla Commissione consiliare Politiche europee di monitorare l’andamento e l’efficacia dello strumento “Carta degli aiuti di Stato” nella sua attuale perimetrazione. Ricordo che il bacino di popolazione previsto dalla Carta degli Aiuti prevede 720.424 cittadini e invito a questo punto i colleghi del centrosinistra, che demagogicamente e pretestuosamente hanno contestato la nostra proposta, di indicarci quali sono i Comuni che andrebbero depennati al posto degli ingressi che loro invocano con forza visto che il valore della popolazione massima da rispettare è sempre di 720.424”. E’ quanto dichiara il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Mauro Febbo.