“Dispiace dover constatare che alcune sigle associative di categoria e sindacali preferiscano la polemica politica al sereno confronto istituzionale, che mai è stato negato. Il tavolo richiesto sul caro energia è stato costituito e convocato sin da settembre, e i due assessori competenti, Campitelli e D’Amario, torneranno a riunirlo. Continueremo il confronto sia con le sigle che hanno firmato la nota che annuncia la ‘mobilitazione’ che con le altre che non lo hanno firmato. E’ necessario chiarire che il confronto non può avere alcun esito costruttivo se non si fonda sulla verità dei fatti e dei numeri.
Nella risposta scritta che abbiamo fornito il 22 ottobre sono stati già chiariti alcuni aspetti e nel frattempo sono stati attivati nuovi strumenti, come il bando per le imprese artigiane da oltre sei milioni di euro che prevede contributi anche per l’installazione di impianti fotovoltaici, o si stanno per pubblicare altri avvisi (in particolare 600mila euro per le società sportive energivore). Può non piacere la risposta, possono anche definirle ‘elusive’ (non mi offendo), ma tornando a leggere per l’ennesima volta un elenco di proposte e di fondi di cui si ipotizza l’immediata disponibilità, mi corre l’obbligo di fare alcuni chiarimenti e di anticipare a mezzo stampa delle risposte, anche per evitare di legittimare ipotesi fantasiose e fuori dalla realtà.
Nel ‘carnet’ delle proposte presentate compare ad esempio quella di sospendere per sei mesi le addizionali Irpef e Irap (50 milioni di euro presunti). Una proposta che porterebbe un drammatico buco in bilancio, con conseguente chiusura di servizi primari, per distribuire una mancia di qualche decina di euro ciascuno agli abruzzesi. Così come fantasiosi sono i fondi da rinvenire nella programmazione 14-20. Come ha certificato la Commissione, l’Abruzzo ha speso e sta spendendo tutti i fondi europei, che risultano pertanto già impegnati e il cui disimpegno provocherebbe forti sacrifici e privazioni. Oppure ci chiedono ‘anticipazioni’ dalla programmazione 21-27, ‘rimodulazioni’ del PNRR o del FSC che non sono nella disponibilità o nella competenza della Regione, come è noto a tutti e come dovrebbe essere noto soprattutto ad associazioni dotate di uffici e studi legislativi. Non parliamo, poi, della richiesta di dirottare fondi destinati alla sanità, senza tenere conto dei maggiori costi che le Asl sopportano per il Covid e le bollette.
Siamo e rimaniamo aperti al confronto, ai suggerimenti e al contributo di chiunque, ma non intendiamo prestarci a polemiche strumentali, che sembrano orchestrate più per fare ‘opposizione’ che per rappresentare le legittime esigenze delle categorie e dei lavoratori”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.