C’è anche l’Abruzzo tra le regioni che hanno dato il proprio assenso alla sperimentazione del progetto nazionale del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali Care Leavers, che prevede una serie di interventi in favori di giovani prossimi alla maggiore età, allontanati dalla famiglia di origine e collocati in comunità residenziali o in affido eterofamiliare.
Il via libera della Giunta regionale su proposta dell’assessore alle Politiche sociali, Pietro Quaresimale, apre la strada ad una nuova forma di sostegno sociale ed economico nei confronti di una categoria particolarmente esposta dal punto di vista sociale. “Proprio l’aspetto sociale ed economico relativo ai giovani coinvolti – spiega l’assessore Quaresimale – ci ha convinto a partecipare al progetto nazionale. Ma è il caso di sottolineare che anche il nuovo Piano sociale regionale prevede misure di sostegno ai Care Leavers e l’espressa indicazione che la Regioni gestisca la governance del progetto nazionale di sperimentazione.
Per l’attuazione delle misure – ha aggiunto l’assessore – chiameremo in causa gli Ambiti sociali distrettuali che saranno chiamati a gestire e organizzare le misure previste”. L’obiettivo è porre in essere percorsi di crescita a favore dei ragazzi in vista della loro autonomia. Per ogni ragazzo o ragazza è previsto un progetto individualizzato della durata massima di 36 mesi (non oltre comunque il compimento del 21° anno d’età). Già prima del compimento della maggiore età (a partire quindi dal compimento del diciassettesimo anno di età) l’assistente sociale, l’educatore della comunità o i familiari affidatari, dovranno avviare un’analisi preliminare della situazione del ragazzo o della ragazza al fine dell’elaborazione di un progetto individualizzato per l’autonomia. “La sperimentazione, in tutte le sue componenti (governance, assistenza tecnica, strumentario, formazione, monitoraggio e valutazione) – conclude l’assessore Quaresimale – è un’occasione di sviluppo delle comunità locali e dei servizi secondo una logica di sostenibilità futura”.