Il laboratorio dell’Agenzia che si occupa degli accertamenti opera all’interno del Distretto provinciale di L’Aquila e vanta un’esperienza più che ventennale in materia. La struttura è Centro di riferimento regionale per la tematica ed è parte integrante del Sistema Nazionale di Allerta Precoce contro le droghe dell’Istituto Superiore di Sanità. Ogni anno, con l’impiego di notevoli risorse economiche e di personale, analizza circa 2000 campioni di droghe sequestrate da polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale, dei quali il 35 per cento arriva dal Pescarese.
Dietro la decisione, si evince dal testo dell’intesa, ci sarebbe “la crescente difficoltà economica a sostenere i rimborsi delle trasferte” che le Forze dell’Ordine e la Polizia locale devono effettuare per portare i campioni al Distretto aquilano dell’Arta, che ha sede nella frazione di Bazzano del capoluogo regionale.
In virtù di tale accordo, dal 19 luglio, senza alcun avviso preventivo, Arta non ha più ricevuto alcun reperto dalle Forze dell’ordine operanti nella provincia di Pescara.
Nonostante Arta abbia appreso dalla stampa dell’accordo stipulato tra Prefettura, Comune e Asl di Pescara per trasferire il servizio di analisi degli stupefacenti sequestrati nel Pescarese dal Distretto di L’Aquila al laboratorio della Asl di Pescara e non sia stata assolutamente coinvolta nella riorganizzazione dell’attività, l’Agenzia ha risposto puntualmente alla richiesta urgente di presa in carico dei campioni di droghe rimasti in attesa nell’ultimo mese, dimostrando come sempre senso di responsabilità e massima collaborazione interistituzionale.