“Al 31 dicembre 2018, quando c’è stato il primo target di controllo della spesa, la Regione Abruzzo era avanti di circa 15 milioni di euro rispetto all’obbiettivo che era stato previsto e prefissato, questo grazie soprattutto al lavoro, alla serietà e alla competenza della struttura regionale che si occupa delle politiche agricole” sottolinea l’ex Assessore all’Agricoltura, Dino Pepe, oggi Consigliere e Vice Capogruppo Regionale del Pd. “Mi auguro che l’obiettivo di evitare il disimpegno di questi fondi venga raggiunto anche per il 2019 poiché sarebbe una vera e propria sciagura per l’Abruzzo la perdita dei fondi garantiti dal Programma. Inoltre il disimpegno comprometterebbe negativamente il negoziato per la concessione dei fondi del nuovo PSR 2021/2027 e quindi l’andamento dell’economia agricola regionale dei prossimi anni.
Un ulteriore grave danno lo si arrecherebbe agli agricoltori del cratere per l’utilizzo dei 46 milioni di euro ottenuti per il post terremoto 2016 dalla solidarietà di tutte le regioni. Siamo quindi a disposizione e siamo pronti a sostenere la nostra Regione consapevoli che siamo in ottime mani, visto il valore degli uffici, del personale, dei funzionari e dei dirigenti della struttura regionale delle politiche agricole”.
“Non posso però non sottolineare, con una punta di preoccupazione, come da febbraio ad oggi non sono ancora stati pubblicati nuovi bandi per il PSR 2014/20 e come il ritmo di avanzamento di spesa, in questo delicato settore, dall’insediamento della Giunta Marsilio, rimanga molto debole e proceda troppo lentamente, con un avanzamento di poco più di 2 punti a fronte di dati molto più consistenti nelle altre regioni italiane. In pratica, le risorse che sono state erogate in questi ultimi mesi, si riferiscono tutti a bandi programmati dalla precedente Giunta di centrosinistra” conclude Pepe.
“Invito quindi l’Assessore Imprudente a seguire con maggiore attenzione i tavoli tecnici che si svolgono a Roma con Ministero e Agea e ad avere un confronto più serrato con i delegati dell’Unione Europea, infatti ricordo che in campagna elettorale il centrodestra promise che già dal lunedì successivo alle elezioni si sarebbero messi all’opera sul versante Programma di Sviluppo Rurale andando immediatamente Bruxelles, ma ad oggi non mi risulta che l’Assessore vi sia mai andato. Purtroppo lo vediamo impegnato solo ad “accaparrarsi” le poltrone dei consorzi di bonifica oppure a seguire e curare le leggi manifesto della Lega come la richiesta di referendum per la legge elettorale nazionale!”.