Ci sarà il rischio concreto che la Regione Abruzzo entro il mese di marzo possa decidere un aumento ulteriore sulla tassazione di questa imposta ‘nascosta’, praticamente già raddoppiata nell’ultimo decennio.
“La legge di bilancio 2019 – dice il presidente regionale Marco Della Torre – non ripropone il blocco dell’aumento delle imposte locali, già previsto per il triennio 2016/2018 dal comma 26 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 e successive modificazioni. Questo blocco ha di fatto impedito un aumento delle addizionali regionali e comunali rispetto a quelle in vigore per il 2015. L’eventuale incremento infatti sarà rimesso alle delibere delle singole regioni e dei singoli comuni.
Ci auguriamo che il nuovo Governatore Marco Marsilio, dimostratosi molto disponibile ad ascoltare le nostre istanze durante un cordiale incontro pre-elettorale, possa scongiurare questo aumento. Al tempo stesso auspichiamo anche un intervento sull’Equo Compenso, così come avvenuto anche nella Regione Lazio nelle scorse settimane: con un’apposita proposta di legge regionale in via di approvazione, infatti, è stata disposta l’applicazione dell’Equo Compenso a tutti i professionisti che prestano la propria attività in favore della Regione, degli Enti regionali e delle società controllate”
La Giunta regionale di Confprofessioni fa notare inoltre che in Abruzzo e nei suoi 305 comuni, le addizionali Irpef negli ultimi 5 anni sono aumentate notevolmente arrivando a toccare il 18,9%. Nell’ipotesi di un possibile sblocco, l’addizionale comunale Irpef potrebbe aumentare del 9%, così come riportato da uno studio del Sole 24ore basato sui dati dello stesso Dipartimento Finanze del Mef.