Il Comitato che raccoglie cittadini di tutte e quattro le province della Regione, ha come obiettivo quello di porre, da subito, come interesse centrale per la popolazione, la questione della mobilità ferroviaria.
A fronte della recente decisione del Governo di dare il via libera per i lavori della linea ad Alta Velocità Torino Lione, in perfetta continuità con le scelte dei governi precedenti, e che prevede una spesa a carico dello Stato Italiano di almeno 7 miliardi di euro, risulta del tutto intollerabile una mobilità ferroviaria in Abruzzo che prevede tempi di percorrenza da medioevo. Ore e ore per le tratte Pescara Roma e L’Aquila Roma, per non parlare dello stato di abbandono di molte linee interne, fino alla mancanza completa di collegamenti fra centri di primaria importanza, come ad esempio fra Il Capoluogo e Pescara e Avezzano.
Proprio la scelta di realizzare la Torino Lione, che prevede un traforo lungo oltre 57 chilometri, dimostra che se l’Abruzzo (come buona parte del Sud Italia) è ancora al Medioevo ferroviario ciò dipende esclusivamente dalla mancanza di interesse per il nostro territorio da parte delle autorità centrali, dall’inerzia dei governi regionali che si sono succeduti in questi decenni (in cui hanno pensato solo al trasporto su gomma, assecondando interessi privati) e dallo sproporzionato peso delle regioni del Nord nel governo del Paese.
Con questa politica dei trasporti e delle infrastrutture, l’Abruzzo e tutto il Sud sono destinati a restare sempre più indietro: una rete ferroviaria rapida, efficiente, capillare, può essere un volano di crescita; non è accettabile che mentre per la Torino Lione si spendono miliardi, il CIPE abbia stanziato la miseria di 250 milioni per la tratta Pescara Roma (per ‘ammodernamenti’ che, non modificando il tracciato, non abbrevieranno neppure i tempi biblici di percorrenza) e 7 miliardi in 4 anni per tutto il Sud Italia, ossia la stessa cifra che spenderà per la sola Torino Lione.
Il MOVETE chiama tutti gli eletti abruzzesi, a qualunque formazione appartengano, tutti i consiglieri, tutti i sindaci, messe da parte tutte le altre questioni, a unirsi al nostro Comitato nella richiesta al Governo centrale e a Trenitalia di mettere mano rapidamente a un piano per la Mobilità Veloce su ferro in Abruzzo.