Abruzzo, rete ospedaliera: due accessi agli atti ma nessun documento fornito

Abruzzo. “Carte redatte per la propaganda, ma non c’è alcun atto ufficiale da parte del Ministero sull’approvazione della rete ospedaliera targata Marsilio.

 

In oltre quattro anni di governo, l’Abruzzo aspetta ancora il documento prioritario e più importante della programmazione della sanità: i pazienti fuggono, le liste d’attesa crescono, cup e pronto soccorso sono in grande sofferenza. Non è stato approvato nulla che andasse a superare, pur agli sgoccioli della legislatura, la programmazione sanitaria precedente, risultata fondamentale per l’uscita dal Commissariamento e che, tuttavia, va ricordato, era persino precedente al Covid. Un grande bluff che porta alla firma del presidente Marsilio ed ha i metodi di un centrodestra capace solo di annunci e non di realizzare fatti concreti per la comunità regionale, interessato più a licenziare illegittimamente i Direttori Generali della Sanità per occupare poltrone, facendo pagare i risarcimenti a tutti i cittadini abruzzesi”, così il capogruppo PD in consiglio regionale Silvio Paolucci sulla documentazione relativa alla rete ospedaliera più volte richiesta.

 

“In tre mesi abbiamo prodotto ben due accessi agli atti chiedendo la documentazione ufficiale dell’approvazione della rete ospedaliera e non abbiamo mai ottenuto risposta – rimarca l’ex assessore regionale alla sanità – La prima richiesta risale al 29 maggio, rimasta inesitata, la seconda è del 14 giugno scorso, anche questa senza alcun tipo di segno di vita da parte degli uffici e dell’esecutivo. Viene da chiedersi: ma la rete ospedaliera esiste o è semplicemente uno spot della perenne campagna elettorale di Marsilio & Co?

Non si tratta del piano che il centrodestra sciorina nelle innumerevoli occasioni di propaganda che organizza sul territorio, quella da noi richiesta è la documentazione ufficiale, atti che attestano la programmazione sanitaria che una Giunta regionale dovrebbe fare, ma che questa Giunta, lenta e superficiale, non è riuscita ancora a produrre. Il tutto nonostante la mole imponente di fondi a disposizione: fra le risorse ereditate dal lavoro positivo del centrosinistra negli anni in cui ha traghettato la sanità regionale fuori dal Commissariamento e i fondi avuti durante il Covid.

Non avendo a disposizione le carte, l’unica cosa concreta resta il ragionevole dubbio che ad oggi non esista traccia ufficiale della governance della sanità dell’era Marsilio. Dubbio non solo nostro, visto che durante l’ultima conferenza dei capigruppo alcuni della maggioranza ci hanno chiesto testualmente “se avrete rete ospedaliera e parere dei ministeri per favore trasferiteli anche a noi”. Cosa che siamo pronti a fare quando e, soprattutto, se avremo risposta”.

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