Abruzzo, pubblicata la graduatoria dei beficiari del caregiver familiare

Abruzzo. Pubblicata la graduatoria dei beneficiari dei contributi per il Caregiver familiare che assiste minori affetti da una malattia grave e in condizioni di disabilità gravissima.

 

Lo rende noto l’assessore regionale alle Politiche sociali, Pietro Quaresimale, a seguito della chiusura dell’istruttoria degli uffici regionali dell’avviso pubblico del 27 ottobre scorso.

Grazie alla dotazione finanziaria inserita nell’avviso – spiega l’assessore Quaresimale – abbiamo potuto finanziare 70 istanze. Un risultato importante che segue quello raggiunto con l’avviso su Vita Indipendente che, grazie allo sforzo finanziario della Regione, ha permesso per la prima volta il finanziamento di tutte le istanze presentate. Anche per l’avviso sul Caregiver familiare che riguarda i minori affetti da una malattia grave e in condizioni di disabilità gravissima – prosegue Quaresimale – è stata decisiva la linea che ha voluto seguire la Regione che ha collocato risorse sufficienti per soddisfare tutte le istanze pervenute”.

Secondo quanto stabilito in graduatoria ogni famiglia beneficiaria avrà un contributo di 10 mila euro. Successivamente all’approvazione della graduatoria relativa al Caregiver solo per coloro che assistono minori, la Giunta regionale, su proposta dell’assessore Quaresimale, ha approvato anche un altro programma relativo al Caregiver che si rivolge ai congiunti maggiorenni non autosufficienti e disabili. In questo caso, la Regione ha dato corpo ad un intervento della presidenza del Consiglio dei ministri che ha messo a disposizione delle Regioni risorse specifiche.

 

“Anche per questo ambito – sottolinea Quaresimale – la Regione ha provveduto ad integrare le risorse statale con proprie dal bilancio regionale. In questo modo l’intero programma può contare su una dotazione di 889 mila euro, di cui 555 di provenienza statale e 334 di provenienza regionale. Questa misura, come detto, si rivolge alle famiglie che hanno congiunti maggiorenni non autosufficienti e prevede assegni di cura, contributi una tantum e sostegni a programmi specifici”.

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