In valore percentuale la flessione è stata del 6,5%, in controtendenza con il dato nazionale che ha registrato un incremento dell’1,4%. Tale flessione fa registrare all’Abruzzo il peggior risultato a livello nazionale. E’ quanto emerge da uno studio del ricercatore abruzzese Aldo Ronci, il quale sottolinea che nel primo semestre di quest’anno “l’occupazione in Abruzzo subisce un vero e proprio tracollo”.
Anche la disoccupazione, rileva l’analisi, condotta su dati Istat, registra dati allarmanti con un incremento di 14.000
All’allarmante dato sull’occupazione nel I semestre 2022, si affiancano, nello stesso periodo, una dinamica dell’impresa che vede l’Abruzzo registrare un incremento percentuale di appena lo 0,12% e posizionarsi al terzultimo posto nella graduatoria delle regioni d’Italia ed un andamento dell’export che, con una flessione dello 0,8%, in controtendenza con l’incremento nazionale del 22,5%, segna una battuta d’arresto e posiziona l’Abruzzo al penultimo posto della graduatoria nazionale.
Per quanto riguarda i singoli settori, significativo l’incremento in agricoltura (+4mila unità; +17,2%) pari a sette
volte quello italiano (+2,3%), dato che piazza l’Abruzzo al quinto posto nella graduatoria nazionale, e buono anche
Tutte le altre attività subiscono decrementi in controtendenza con gli incrementi nazionali: le costruzioni
(-7mila, ‐16,3% contro il +8,9%italiano), comparto nel quale l’Abruzzo si posiziona al terzultimo posto nella graduatoria
nazionale; il commercio, gli alberghi e i ristoranti (-13mila, ‐12% contro +2,5%) e gli altri servizi (‐23mila, -9,6% contro +0,7%), comparti per cui l’Abruzzo si piazza all’ultimo posto della graduatoria nazionale.