C’è un’evidente asimmetria nel passaggio da una fascia a un’altra: quando si tratta di passare in una fascia di maggior rischio, la relativa classificazione avviene immediatamente, mentre il processo contrario comporta non meno di 21 giorni (almeno stando all’interpretazione e all’applicazione del DPCM 3/11 che ne ha fatto il Ministero).
Insieme agli altri Presidenti, ho chiesto una valutazione più possibile e più ancorata ai dati reali, piuttosto che restare vincolati a un calendario rigido che può produrre esiti paradossali e penalizzazioni ingiustificate. Su questo tema, il confronto con il Ministro Speranza proseguirà nei prossimi giorni in vista della scadenza dell’ordinanza ministeriale vigente.