Roccavivara (Campobasso). Aveva promesso di realizzare la Casa della Salute a Canneto, al confine fra Abruzzo e Molise, in 120 giorni. Il Presidente Luciano D’Alfonso in campagna elettorale annunciò l’opera tuonando alla stampa “mi ci gioco la faccia”. Ed oggi, a 120 giorni di distanza, è stata ‘inaugurata’ la struttura alla presenza di un europarlamentare, un consigliere regionale, nastri da tagliare, bottiglie di spumante, un sobrio buffet. Assente ingiustificata, oltre al Presidente, la Casa della salute.
L’inaugurazione fantasma è stata organizzata dal Movimento 5 Stelle per rimarcare l’annuncio disatteso da parte del presidente della Regione Abruzzo che “aveva stupito i suoi stessi collaboratori annunciando l’attivazione di una Casa della Salute a Canneto in 120 giorni”, ricorda il consigliere regionale Pietro Smargiassi.
Al “Mi ci gioco la faccia Day”, come ironicamente è stato ribattezzato il giorno dell’inaugurazione fantasma, presenti, appunto, il consigliere regionale del M5S Pietro Smargiassi, l’Europarlamentare vastese Daniela Aiuto, Claudio Spalletta, promotore del comitato in difesa della guardia medica e diversi cittadini di Celenza sul Trigno.
“Il direttore generale della Asl di Pescara – ha sottolineato Smargiassi, dopo il beffardo taglio del nastro e un brindisi con i cittadini presenti – in commissione di Vigilanza ha definito fallimentare l’esperienza delle Case della Salute, che sostanzialmente hanno funzionato a stento solo in Veneto e in Emilia Romagna. D’Alfonso, invece, l’ha “ venduta” in campagna elettorale come una grande innovazione per la nostra Regione”.
“Ultimamente” continua il Consigliere “ mi ha detto che mi avrebbe atteso al varco, ma evidentemente al primo varco che si è presentato è stato lui a fare una pessima figura con una promessa non mantenuta, alla quale sicuramente seguiranno molte altre”.
I consiglieri regionali a cinque stelle, come rimarcato dal consigliere Smargiassi , hanno mantenuto la prima grande promessa restituendo alle Piccole e Medie Imprese abruzzesi oltre 130mila euro in 6 mesi, soldi che il Presidente ed i consiglieri di maggioranza e centro destra si sono tenuti in tasca.
Ma le beghe per il Presidente nel “Mi ci gioco la Faccia Day” non sono finite. Pietro Smargiassi infatti spiega ai cittadini presenti che la proposta presentata dal Movimento Cinque Stelle per sospendere il decreto di chiusura della guardia medica di Celenza sul Trigno è stata bocciata in sede di Consiglio, ma è stata invece approvata un’ identica risoluzione proposta, sempre dal Movimento Cinque Stelle, per la provincia dell’Aquila, “a dimostrazione che per D’Alfonso ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B, ma quelli del vastese evidentemente per lui sono di serie C”.
“Non ci divertiamo a prendere in giro le persone – ha spiegato poi la Portavoce Europea Daniela Aiuto – ma questa iniziativa serve a puntare il dito contro le promesse disattese della politica e far conoscere ai cittadini come agiscono queste persone all’interno delle istituzioni. Saluto e invito D’Alfonso a parlare di queste e altre problematiche del territorio, ma in Regione fanno finta di non conoscermi, forse perché gli scoccia che l’unico europarlamentare abruzzese sia del Movimento 5 Stelle e non del Partito Democratico.
Ad ogni modo siete voi cittadini che ci dovete aiutare a divulgare ciò che accade, perché il loro obiettivo è quello di screditarci. Vogliono buttare sabbia sul nostro fuoco, ma noi dobbiamo incendiare tutto”.
Infine la parola è andata a Claudio Spalletta, del comitato nato a difesa della guardia medica, il quale ha annunciato che l’assessore alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, starebbe per programmare delle visite nell’entroterra per annunciare alcune “novità” a riguardo: “In pratica starebbero programmando di potenziare Castiglione Messer Marino, fornire Celenza sul Trigno di un’auto medica h24 e Carunchio e Torrebruna con un’ambulanza, h12 per paese.
Ma si parla solo di autisti e barellieri, non di medici. Prepariamoci, perché verranno a raccontarci i soliti bei progetti, non facciamoci prendere in giro ancora”.
Il consigliere regionale Olivieri rassicura: ‘La Casa della Salute si farà presto’
“La Casa della Salute alla Madonna del Canneto si farà presto ma occorre rispettare delle procedure che richiedono una tempistica di cooperazione interistituzionale precisa e non comprimibile, poiché sta emergendo più di una soluzione localizzativa a costi straordinariamente sostenibili e potrebbe essere praticabile un riuso poco oneroso. Questa è stata la nostra ambizione sin dall’inizio”.
Lo hanno dichiarato il consigliere regionale Mario Olivieri a proposito della struttura sanitaria che sorgerà al confine tra Abruzzo e Molise.
“E’ stato fatto un bando per reperire un immobile e sono arrivate 6 offerte sia da enti pubblici (Comuni e Comunità montane) che da privati; domani ci sarà la costituzione della commissione che valuterà le offerte, che si riunirà in settimana e deciderà qual è la struttura più idonea; in seguito ci saranno dei lavori minimali di adattamento della struttura e si partirà con il servizio.
Il ritardo nell’espletamento della pratica è dovuto al procedimento di riscontro da parte dei proprietari e gestori degli immobili pubblici, che almeno in un caso ha visto il subentro di figure commissariali. Siamo sicuri che il raggiungimento dell’obiettivo sia voluto da tutti, anche da chi si aspetta in queste ore o che non si faccia o che convenga guadagnarsi qualche titoletto di giornale per lamentare lo sforamento di qualche giorno.
Ringrazio il Presidente Luciano D’Alfonso, l’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci e le istituzioni territoriali molisane che stanno procedendo con spirito moderno e realizzativo a trovare una soluzione per la sanità di una zona di confine quale quella del Trigno, evitando spese ciclopiche e soprattutto rigenerando nei fatti opere completate col denaro pubblico e mai entrate in funzione.
Qualche giorno in più su questo fronte vale la pena di sostenerlo”.