Federcaccia Abruzzo: Morelli confermato alla presidenza

Abruzzo. Riconfermato alla guida di Federcaccia Abruzzo per il quinquennio 2014-2018 Ermanno Morelli.
L’Assemblea elettiva tenutasi sabato 29 novembre ha confermato all’unanimità la fiducia al Presidente uscente che nella relazione programmatica ha dettato le linee guida e gli obbiettivi che la principale Associazione venatoria abruzzese e nazionale cercherà di perseguire e realizzare nel quinquennio.
Tra le priorità ha indicato nell’immediato l’organizzazione di un primo incontro con i Presidenti di tutti gli AATTCC abruzzesi allo scopo di far condividere tra tutti le esperienze fatte finora nella gestione del territorio e della fauna e per intraprendere iniziative comuni anche allo scopo di razionalizzare le spese in considerazione della forte riduzione delle risorse economiche disponibili.
Altra priorità sarà quella di intensificare i rapporti con Regione e Province per smorzare tensioni e conflittualità che negli ultimi tempi sono stati volutamente incentivati da chi è interessato ad operare in danno ai cacciatori.
La costituzione dell’OFR (Osservatorio Faunistico Regionale) come organismo altamente scientifico e non mero soggetto funzionale all’attuale gestione della caccia, ha sostenuto Morelli, sarebbe dovuto essere costituito dal 2005, ed è l’altro passaggio essenziale perché l’Abruzzo faccia il salto di qualità non più rinviabile per garantire la sostenibilità del prelievo venatorio e la salvaguardia del territorio e delle colture agricole oggi fortemente a rischio per l’incontrollata espansione di alcune specie di ungulati.
La Regione è stata già sollecitata perché consideri l’opportunità di una radicale revisione del Regolamento per il Prelievo degli Ungulati, ha proseguito Morelli, varato nell’ultima seduta del Consiglio Regionale della scorsa consiliatura e ridotto, a causa di emendamenti, a un rozzo documento che regolamenta la vita e l’operato dei cacciatori di cinghiali senza nulla apportare di concreto nella gestione del suide.
Operare da subito perché il prossimo Calendario Venatorio sia redatto nel rispetto delle norme e non più gratuitamente vessatorio nei confronti dei cacciatori, ha precisato Morelli. Si dovrà operare perché ognuno faccia la propria parte con competenza e scevri da preconcetti, faziosità e con onestà intellettuale.

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