Tra gennaio e giugno del 2014 – passando alle cifre – l’export dei mezzi di trasporto ha fatto registrare un incremento di 156 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2013: da 1.265 milioni di euro agli attuali 1.421: in termini percentuali, una crescita del 12,2%, contro una media nazionale (per lo stesso comparto) dell’11%. Percorso inverso, come detto, per le esportazioni degli altri prodotti, spesso realizzati da piccole aziende locali: 4 milioni in meno rispetto a gennaio-giugno 2013. Un risultato deludente, frutto in parte del mancato decollo del comparto agro-alimentare, “fermo” a un modesto incremento di appena 2 milioni di euro: una tendenza negativa confermata dal valore percentuale (+0,8%) pari alla metà dell’incremento nazionale registrato dallo stesso settore (+1,6%).
In dettaglio, i decrementi più importanti sono stati di 56 milioni (-51,4%) per gli apparecchi elettronici, che si sono ridotti alla metà, di 40 (-36,6%) per gli articoli di abbigliamento e di 12 (-27,9%) per la carta e la stampa. Gli incrementi più significativi, infine, si sono verificati nella produzione degli articoli in gomma per 24 milioni (+14,2%), degli articoli farmaceutici per 15 (+19%), degli articoli elettrici per 11(+9,7%) e dei prodotti chimici per 11 (+10,8%).
Al nuovo governo regionale, la Cna si rivolge per sollecitare misure adeguate di sostegno alla micro e alla piccola impresa, cioè proprio quella che manifesta maggiore sofferenza sui mercati internazionali. L’occasione potrebbe essere fornita dall’imminente Expo del 2015: una vetrina mondiale, soprattutto per quel che riguarda l’agro-alimentare, dove la nostra regione potrebbe recitare un ruolo da protagonista vista la qualità del pacchetto di prodotti che l’Abruzzo può vantare.