Editoria, chiusura de Il Tempo, 5Euronetti: e ai precari chi pensa?

tempo abruzzoPescara. 5EURONETTI, la rete dei freelance e precari dell’informazione abruzzese, si associa alla preoccupazione espressa dal presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, e dai vertici dell’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo e del Sindacato Giornalisti Abruzzesi, in merito all’imminente chiusura della redazione abruzzese de “Il Tempo” e ai pesanti tagli che rischiano di colpire la redazione de “Il Messaggero” in Abruzzo.

Nell’esprimere solidarietà ai redattori de Il Tempo, che dal 13 ottobre saranno messi in cassa integrazione a zero ore, 5EURONETTI intende porre l’accento sulla condizione dei circa venti collaboratori del giornale, che non hanno diritto ad alcun tipo di ammortizzatore sociale e che, dunque, a partire dal mese prossimo, risulteranno disoccupati e privi di reddito. Parallelamente, nella redazione regionale de “Il Messaggero”, sono sempre i collaboratori a pagare il prezzo più salato, subendo una riduzione unilaterale dei compensi, già piuttosto esigui.

5EURONETTI accoglie con favore la proposta del presidente Di Pangrazio, relativa “all’organizzazione degli Stati Generali dell’Informazione entro la fine dell’anno”, ma esorta fin da adesso tutte le parti in causa a prestare la necessaria attenzione alla condizione dei giornalisti precari, che rappresentano ormai la parte maggioritaria del sistema dell’informazione, sono in prima linea nelle strade e nei palazzi del potere, ma risultano sottopagati, privi di diritti e senza tutele.

5EURONETTI sottolinea come la riduzione degli spazi del pluralismo, la compressione dei diritti dei collaboratori e l’inadeguatezza delle retribuzioni che spettano ai giornalisti precari, tendano a pregiudicare l’indipendenza e l’autonomia del sistema dell’informazione, generando gravi ripercussioni sulla qualità della democrazia nella nostra regione.

La senatrice Stefania Pezzopane esprime piena solidarieta’ ai giornalisti de Il Tempo d’Abruzzo, che non sara’ piu’ in edicola dal prossimo 13 ottobre, e della redazione aquilana del Messaggero, per cui si paventa una drastica riduzione. “La chiusura di una testata giornalistica e’ sempre un vulnus alla democrazia e al pluralismo- sottolinea la senatrice- In piu’, penalizzare due storiche testata regionali che da anni svolgono un servizio prezioso, equivale ad infliggere un duro colpo ad un territorio gia’ troppo in difficolta’. Dopo l’interruzione delle trasmissioni televisive di TVUNO e il licenziamento dell’intera redazione giornalistica, sono a rischio altri posti di lavoro. E’ un campanello d’allarme gravissimo che necessita di una rapida riflessione sul ruolo dell’editoria e dell’informazione nella nostra regione e sulla necessita’ di attrarre finanziamenti privati e di rinvigorire quelli pubblici, sensibilizzando le istituzioni locali, per non privarsi di un patrimonio culturale di grande valore. Sono a disposizione di tutti i soggetti interessati, giornalisti, sindacati, editori per cercare una soluzione che scongiuri la chiusura definitiva di due storiche testate”.

 

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