D’Alfonso: ‘amministratori condannati fuori da enti regionali in Abruzzo’

dalfonso-3Pescara. Con una direttiva, la numero 13, datata 9 settembre, a firma del presidente della Regione Luciano D’Alfonso, tutti i direttori pro-tempore della Regione sono stati invitati “ad assumere i necessari ed immediati provvedimenti nei confronti degli amministratori degli enti, delle societa’ partecipate e di ogni altra realta’ ove la Regione Abruzzo possa partecipare potere di nomina commissariale, che abbiano riportato sentenze penali di condanna non definitiva per reati nei confronti della pubblica amministrazione. A tal fine, prosegue il provvedimento, i direttori in indirizzo sono tenuti ad estendere la presente direttiva agli organi di governo degli enti e delle societa’ partecipate e ai commissari nominati dalla Regione Abruzzo”.

D’Alfonso fa anche notare che “eventuali inosservanze ed inadempienze della direttiva comporteranno responsabilita’ in capo ai direttori” pro-tempore ai quali la stessa e’ indirizzata. Dandone notizia, la Regione ha diffuso anche la risposta arrivata immediatamente, da Pierluigi Caputi, commissario unico straordinario per la Riforma del sistema idrico integrato, che ha a sua volta sollecitato Fabrizio Bernardini, segretario generale dell’Ente d’Ambito Pescarese a rimettere le dimissioni, essendo stato condannato in primo grado.

“Solo alcuni giorni fa presentavo una interpellanza al Presidente della Regione Luciano D’Alfonso chiedendo di intervenire con provvedimenti di decadenza nei confronti dei vertici della Regione e degli Enti controllati che fossero stati condannati in primo grado”. A dirlo e’ il Consigliere del gruppo M5S, Domenico Pettinari. “Nello specifico – continua Pettinari – rappresentavo il caso dell’attuale Segretario Generale dell’Ambito Territoriale Ottimale Pescarese (ATO 4 Pescarese), condannato in primo grado ad un anno di reclusione per reati gravissimi contro lo stesso Ente. Il Presidente D’Alfonso oggi emana una direttiva che semplicemente recepisce il Dec. Leg.vo nr. 39/2013 in materia di inconferibilita’ di incarichi ai vertici della P.A. in caso di condanna per reati contro la pubblica amministrazione anche solo in primo grado. Mi sorprende il gesto del Presidente D’Alfonso – rileva il Consigliere – in quanto solo alcuni giorni fa in commissione Affari Istituzionali, membri della sua maggioranza presentavano il Progetto di Legge nr. 4/2014 teso a limitare lo spettro di intervento di tale norma nazionale e il nostro gruppo, dopo ampio dibattito, costringeva la stessa maggioranza a ritirare tale disegno di legge. Comunque meglio tardi che mai. Negli ultimi mesi ho chiesto piu’ volte un intervento in tal senso da parte del Presidente della Provincia di Pescara, Ente nel quale lo stesso Segretario Generale dell’ATO Pescarese, condannato in primo grado per reati contro la P.A., svolge funzioni di Segretario Generale e fino a qualche tempo fa anche di Direttore Generale. Ma ad oggi il Presidente della Provincia, a differenza della Regione che tramite il Direttore Pierluigi Caputi avrebbe gia’ invitato formalmente il Segretario dell’ATO Pescarese alle dimissioni, nulla ha fatto. Ritengo – conclude Pettinari – che il Presidente della Regione debba disporre un censimento di tutto il personale di vertice dipendente direttamente e indirettamente dalla Regione Abruzzo, al fine di verificare su ognuno di essi carichi pendenti e casellario penale per poi procedere con l’adozione di eventuali provvedimenti di decadenza”.

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