“A seguito delle calamita’ atmosferiche di questo periodo, piogge e temporali in tutto il mese di luglio – afferma – gli agricoltori segnalano danni alle colture ed ai prodotti agricoli in via di maturazione ed in corso di raccolta. Oltre al decremento consistente della produzione: uva -40%, grano -65%, si lamentano gravi problemi sulla qualita’ degli ortaggi specie nel Fucino attaccati da diffuse fitopatie difficili e costose da combattere, per non parlare dei danni subiti dalla frutta (ciliege, pesche ecc.)”.
Per Febbo “E’ indispensabile che la Direzione agricoltura dia disposizione agli Ispettorati Provinciali per l’accertamento e la quantificazione dei danni da calamita’ in virtu’ del fatto che la definizione dell’area danneggiata dalla calamita’ e la quantificazione del danno sono necessarie per verificare le condizioni di accesso alla sospensione dei contributi previdenziali ed assistenziali per i lavoratori autonomi e per i dipendenti. Dalle prime verifiche effettuate dai tecnici delle aziende e quelli delle compagnie assicurative il danno – dice il capogruppo – ammonterebbe almeno a 4 milioni di euro ma potrebbero essere molti di piu’. Indispensabile poi prevedere che il nuovo PSR contenga nuovi strumenti di gestione del rischio di natura economico-finanziaria oltre a quelli strutturali e strumenti per ripristinare il potenziale produttivo agricolo e forestale danneggiato e introdurre adeguate misure di prevenzione e salvaguardia dei rischi. Infatti dalle prime bozze presentate al partenariato queste misure non sono previste mentre altre Regioni le hanno inserite con importanti dotazioni finanziarie ravvisando l’importanza di salvaguardare i redditi delle imprese agricole con risorse regionali laddove non intervengano le protezioni assicurative. Ricordiamo, inoltre – conclude l’esponente di Forza Italia -che la delimitazione dell’area e’ necessaria anche per ridurre il reddito agrario riservato alle aziende che hanno perduto in tutto o in parte il raccolto e per giustificare ai fini IVA, la mancata fatturazione dei prodotti agricoli non raccolti per l’evento distruttivo”.