Chieti. “Governare il territorio tra presente e futuro”.
E’ questo il tema dell’Assemblea generale delle Province Abruzzesi, che si terrà venerdì 7 marzo prossimo alle 11 a Pescara, nella Sala del Consiglio provinciale, promossa e convocata dal Presidente dell’Unione delle Province Abruzzesi e Vice Presidente nazionale dell’Unione Province d’Italia, Enrico Di Giuseppantonio, che presenta così l’iniziativa: “E’ un momento di confronto approfondito che si rende necessario visto il perdurante stato di incertezza sulle sorti delle Province Italiane. Al di là di ogni inutile polemica, quello che ci preme è che il percorso porti davvero a una riforma costituzionale del Titolo V organica e ragionevole, incisiva sull’assetto generale della Pubblica Amministrazione. Con il Presidente dell’Unione delle Province d’Italia, Antonio Saitta, faremo il punto sulla situazione”.All’incontro, oltre ai Presidenti delle Province di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, dell’Aquila, Antonio Del Corvo, di Pescara, Guerino Testa, e di Teramo, Valter Catarra, interverranno il Presidente nazionale dell’Unione Province d’Italia e Presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta, il Direttore nazionale dell’Unione Province d’Italia, Piero Antonelli, il Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’economia e delle finanze, Giovanni Legnini, i Consiglieri e gli Assessori della Regione e delle Province abruzzesi, i Sindaci del territorio, i Parlamentari abruzzesi, una rappresentanza dei dipendenti degli Enti e i sindacati.“Da 150 anni le Province hanno un ruolo determinante per lo sviluppo socio-economico del nostro Paese – commentano i Presidenti Di Giuseppantonio, Del Corvo, Testa e Catarra – In particolare le Province Abruzzesi sono un esempio di buona amministrazione, nonostante le poche risorse economiche ed umane cerchiamo di concentrare tutti gli sforzi per erogare servizi con efficienza e per affrontare gli enormi problemi che ci attanagliano, in primis quelle relativi alle scuole, le strade, il sociale, il lavoro e l’ambiente. La questione oggi va necessariamente ricondotta verso la riforma della Costituzione: è in questo ambito che può essere strategica e decisiva l’esperienza degli Amministratori locali, profondi conoscitori delle concrete esigenze dei cittadini e delle criticità dei territori”.