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Al via seconda edizione del Progetto Prisma: analisi e controlli gratuiti in farmacia

Pescara. Prevenzione e ricerca, questi gli obiettivi perseguiti da Prisma, campagna dedicata alla prevenzione  della Sindrome Metabolica ormai giunta alla sua seconda edizione. L’iniziativa, prossima alla partenza, è promossa dall’Università Gabriele d’Annunzio Chieti–Pescara, dalla Fondazione Università Gabriele d’Annunzio, dalle rete di farmacie FARMATUA, con il supporto di Roche Diagnostics.

A partire dal 18 Novembre, tutti i cittadini potranno recarsi in una delle 40 farmacie Farmatua aderenti a Prisma 2013, per eseguire  esami e misurazioni in modo semplice, veloce e soprattutto gratuito
Nel dettaglio tutti coloro che vorranno partecipare all’iniziativa potranno  sottoporsi alla misurazione della pressione arteriosa, agli esami della glicemia, del colesterolo totale, del colesterolo HDL e LDL, e dei trigliceridi e infine alla  misurazione dell’indice di massa corporea.
Obiettivo dell’iniziativa è la prevenzione della Sindrome Metabolica, una condizione clinica ancora poco conosciuta ma che, se non affrontata opportunamente, può portare a gravi malattie. 
Il progetto è stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella sede della Cooperativa Farmaceutica Safardi Pescara.
La Sindrome Metabolica, che secondo le statistiche coinvolge circa 14 milioni di Italiani, è costituita da un insieme di alterazioni del nostro metabolismo che possono elevare notevolmente il rischio di diabete e malattie cardiovascolari. Una persona si considera affetta da Sindrome Metabolica se presenta almeno tre di questi fattori: un livello di trigliceridi superiore alla norma; un livello troppo basso di colesterolo HDL (quello chiamato “buono”); una pressione arteriosa superiore al normale; un livello di glicemia a digiuno superiore al normale ed infine un girovita eccessivo, cioè un accumulo di grasso nella zona addominale.
Anche non trattandosi di una vera patologia, la sindrome metabolica tuttavia va considerata come un serio campanello di allarme che ci allerta sullo stato della nostra salute  e sul fatto che  qualcosa nel nostro organismo non sta andando come dovrebbe.Ignorare questi segnali vuol dire esporsi maggiormente al rischio di infarto o di ictus nonché all’ insorgenza del diabete. Rischi che possono essere ridotti grazie a stili di vita ed abitudini alimentari orientati alla prevenzione e condivisi con il proprio medico curante.
“Sono proprio questi gli obiettivi perseguiti da Prisma – ha commentato durante la conferenza stampa la Professoressa Assunta Pandolfi, rappresentante del team biomedico ed epidemiologico del Centro Studi sull’Invecchiamento della Fondazione Università Gabriele d’Annunzio  –  il progetto vuole offrire ai cittadini un modo semplice e veloce per valutare lo stato  della propria salute e il rischio di insorgenza della malattia. Le analisi, effettuate grazie al prelievo di poche gocce di sangue successivamente introdotte in un macchinario automatico, sono solo una parte dello screening. Nelle farmacie aderenti saranno infatti valutati anche altri fattori, come l’indice di massa corporea e le abitudini di vita”.
Effettuato lo screening tutti i partecipanti riceveranno un report dei risultati. Nella lettura di questo documento sarà molto rilevante la figura del medico curante. Lo stesso medico infatti, una volta preso atto di una eventuale alterazione dello stato di salute, consiglierà le strategie migliori da adottare per affrontare i problemi emersi così prevenendo pericoli per la salute che potrebbero presentarsi in futuro.
La scorsa edizione del progetto Prisma ha permesso di evidenziare molti casi in cui uno o più fattori di rischio erano presenti in soggetti che ignoravano completamente la presenza di alterazione riscontrate. L’analisi dei dati ha infatti evidenziato come 233 persone (il 25% di quelle esaminate) presentavano, al momento del controllo, una pressione arteriosa superiore al normale, mentre 40 (11%) mostravano elevati valori di glicemia a digiuno. Discorso importante, poi, quello delle dislipidemie, termine col quale si indicano situazioni nelle quali esistono valori anormali del colesterolo totale oppure delle sue componenti (LDL e HDL) o ancora dei trigliceridi. In quest’ultimo caso sono stati ben 291 (33%) i cittadini che presentavano una alterazione senza esserne a conoscenza.
“Prisma ha fatto emergere molte situazioni nascoste – ha commentato Assunta Pandolfi – i pazienti esaminati, grazie alle informazioni raccolte, hanno potuto mettere in atto strategie di prevenzione con il supporto del proprio medico curante, così riducendo il loro rischio di malattia”.
“Prisma – ha commentato il Dottor Michele Martella, Presidente della Cooperativa Safar,– contribuisce all’evoluzione del percorso di modernizzazione della farmacia. Le caratteristiche che la connotano quali: la facilità di accesso ai servizi, la presenza capillare sul territorio, il rapporto diretto con i cittadini, rendono la farmacia luogo di elezione della cultura della prevenzione.Sempre più ponte diretto tra il SSN e il cittadino, la farmacia conferma il suo impegno nel portare avanti iniziative votate alla tutela della sua salute supportando la medicina preventiva.Farmatua pioniera di tale percorso, ha risposto ancora una volta e con convinzione all’appello della prevenzione e della ricerca, abbracciando il progetto Prisma”. Il Progetto presentato oggi rappresenta anche un modello di collaborazione tra ricerca scientifica ed industria, come ha sottolineato il Dottor Bolledi, Pharmacy&Retail Sales Manager,  Roche Diagnostics: “La società attuale non può acquisire nuove conoscenze e nuovi strumenti contro le malattie senza che venga implementata una stretta sinergia tra industria, ricercatori e professionisti della salute. Ognuna di queste categorie è in possesso di armi uniche, che questa alleanza può mettere a frutto in pieno per la salute dei cittadini”.
Prisma invita tutti i cittadini a conoscere i “Colori della salute”. Tutte quelle piccole sfumature che determinano la salute di domani, e sulle quali possiamo agire subito. Il progetto è assolutamente in linea con la nuova visione internazionale della medicina preventiva, basata su un processo di crescita, sia dell’individuo sia del gruppo, fondato sull’incremento della stima di sé e dell’autodeterminazione: l’empowerment.