Parco nazionale d’Abruzzo, il Cai approva un documento anti-bracconaggio

bracconaggioUn documento approvato all’unanimità per fronteggiare il fenomeno del bracconaggio, sempre più in ascesa nel territorio del Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise.

È quello approvato, all’unanimità, dall’assemblea dei delegati del Cai Abruzzo, riunita sabato scorso, a Villa Sant’Angelo (L’Aquila), alla presenza del presidente nazionale Umberto Martini.

“La fauna protetta” si legge nel documento approvato “continua ad essere falcidiata dal bracconaggio e dalle esche avvelenate. A fronte di questi scriteriati attacchi dei bracconieri e di gente senza scrupoli, l’Ente Parco nazionale non può fronteggiare adeguatamente l’emergenza per l’esiguità delle risorse e per la scarsità del personale di sorveglianza. La situazione è diventata oltremodo preoccupante a fronte della protervia dei nemici dell’orso e del lupo che sono arrivati, addirittura, a compiere atti intimidatori contro esponenti del Cai che, negli anni, si sono battuti per la difesa della fauna appenninica e dell’integrità dei territori del Parco nazionale”.
L’assemblea dei delegati del Cai Abruzzo, dunque, invita le altre associazioni ambientaliste a fare fronte comune per la difesa di uno dei territori più preziosi sotto il profilo ambientalistico anche con iniziative pubbliche finalizzate a sensibilizzare l’opinione pubblica, le pubbliche amministrazioni, Regioni, Province, Comuni, le forze dell’ordine per l’attuazione di una più incisiva politica di sostegno del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
L’assemblea ritiene, inoltre, fondamentale per la difesa del Pnalm, la nomina del vertice dell’Ente che sia reale espressione di rappresentanza territoriale, competenza gestionale e dedizione a rappresentare senza strumentali infingimenti le istanze ambientaliste.

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