Export: l’Abruzzo in difficoltà rispetto al resto del Mezzogiorno

export_salitaL’Aquila. Nel secondo trimestre del 2013 restano ancora in territorio negativo le esportazioni dei cinque distretti abruzzesi (-7,9%). L’Abruzzo e’ una delle regioni con maggiori difficolta’ sul fronte dell’export, in controtendenza rispetto al buon andamento dei distretti del Mezzogiorno.

A incidere negativamente su questa performance e’ in particolare il calo dei valori esportati dall’abbigliamento sud abruzzese (-30,2%). Seguono peraltro una dinamica negativa le esportazioni di tutti i distretti, ad eccezione dei vini di Montepulciano (+13,7%), che risulta essere l’unico polo produttivo abruzzese ad aver superato ampiamente nel primo semestre 2013 i livelli pre-crisi del 2008. Performance di poco negativa per l’export dell’abbigliamento nord abruzzese (-0,4%) e, dopo un 2012 positivo, arretrano lievemente le esportazioni del mobilio abruzzese (-0,8%) e della pasta di Fara (-2,9%). Risulta sempre piu’ in difficolta’ anche il polo Ict dell’Aquila (-57,9%) che accusa un’ulteriore contrazione dei flussi commerciali rispetto al trimestre precedente. Sono questi i principali risultati che emergono dal Monitor dei distretti dell’Abruzzo curato dal Servizio studi e ricerche di Intesa Sanpaolo per Banca dell’Adriatico. “Grandi problematicita’ si rilevano ancora una volta nell’abbigliamento sud abruzzese – commenta Roberto Dal Mas, direttore generale di Banca dell’Adriatico – che anche in questo secondo trimestre dell’anno perde marcatamente terreno non solo sui principali mercati di riferimento europei (Germania, Francia, Regno Unito, Spagna), ma anche su alcuni mercati emergenti (Cina in primis, Hong Kong, Ucraina)”. L’analisi dell’orientamento geografico delle esportazioni distrettuali evidenzia una consistente riduzione dei flussi commerciali indirizzati soprattutto verso i principali mercati di riferimento europei (Germania, Francia, Regno Unito, Spagna, Belgio). Sperimenta peraltro un calo anche l’export indirizzato verso nuovi mercati (Federazione Russa, Cina, Ucraina). Nonostante queste evidenti criticita’ l’analisi dei dati sugli ammortizzatori sociali nei primi otto mesi dell’anno evidenzia un’ulteriore diminuzione complessiva delle ore richieste di Cassa integrazione guadagni. Risultano in aumento le ore di Cigo nel mobilio abruzzese e nel polo Ict dell’Aquila (dove aumentano anche le ore di Cig in deroga) e parallelamente registrano una diminuzione le ore di Cassa integrazione in deroga ma soprattutto quelle di Cigs.

Impostazioni privacy