L’Aquila. “L’Abruzzo è inchiodato ai calcoli elettorali di Chiodi”. La pensa così il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Camillo D’Alessandro, che oggi ha inviato ai colleghi dell’opposizione una risoluzione urgente che sarà domani presentata in conferenza capigruppo, per iscriverla alla discussione per martedì prossimo.
Più precisamente, il politico chiede che le si vada subito al voto e che le elezioni non siano accorpate alle europee, “atto illegittimo – come precisa D’Alessandro – per i democratici che scriveranno a Presidente della Camera e del Senato, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro degli Interni, al Presidente della Corte di Appello”.
Stando, infatti, a quanto dichiarato dal capogruppo del Pd, la norma sulla spending review approvata dal Consiglio regionale consentirebbe l’accorpamento solo se ci sono altre elezioni da tenersi entro il 14 marzo, data prevista dalla normativa regionale. Oltre non sarebbe possibile. “Il tanto citato parere dell’Avvocatura dello Stato – continua il politico -, non a caso, al fine della applicazione della spending review, chiarisce testualmente la necessità di modificare la legge elettorale, cosa mai avvenuta . Infatti la famosa norma di principio della quale vaneggia Chiodi venne “appiccicata” ad un’altra legge e dunque non dispiega alcun effetto proprio perché la legge elettorale non è stata modificata, né poteva esserlo negli ultimi sei mesi di legislatura ove vige il semestre bianco. Rimangono dunque ferma le disposizioni della legge elettorale e dello Statuto. L’Abruzzo è inchiodato ai calcoli elettorali di Chiodi. Abbiamo predisposto una risoluzione che chiederemo venga discussa martedì prossimo, se non ci sarà consentito chiederemo un Consiglio straordinario”.