L’Aquila. “Siamo molto felici che sia stata eletta nuovo Rettore dell’Univerità degli Studi de L’Aquila la professoressa Paola Inveardi, donna che si è distinta nel panorama scientifico a livello internazionale e a cui vogliamo fare le nostre più sentite congratulazioni per aver raggiunto questo importante traguardo personale e professionale. La sua elezione rappresenta per tutte noi un tassello importante nell’accesso ai vertici del mondo accademico, che dimostra negli ultimi tempi una notevole apertura alle donne; a fronte, invece, di una chiusura manifestata da gran parte del mondo politico regionale, che dovrebbe rappresentare il baluardo dello sviluppo socio culturale di un territorio”.
E’ il commento di Gemma Andreini, presidente della Commissione regionale Pari Opportunità, che al fianco delle consigliere regionali Alessandra Petri, Marinella Sclocco e Nicoletta Verì, supportate dai colleghi Lorenzo Sospiri, Cesare D’Alessandro e Maurizio Acerbo, si sta battendo in questi giorni per portare avanti la modifica della legge elettorale regionale che consenta l’introduzione della doppia preferenza di genere, come accade già per le elezioni provinciali e comunali.
A supportare l’iniziativa anche la senatrice Federica Chiavaroli, che dai banchi di Palazzo Madama garantisce battaglia affinché la legge passi e non a scrutinio segreto, come è accaduto nella seduta consigliare che in prima battuta ha bocciato questo importante emendamento; l’onorevole Fabrizio Di Stefano, l’assessore regionale alle Pari Opportunità Federica Carpineta, secondo cui l’approvazione della legge è un passaggio obbligato per scardinare il sistema e la consigliera regionale di parità Letizia Marinelli, che si associa pienamente alle iniziative della Commissione Pari Opportunità. Per tentare di squarciare il muro di ostilità manifestato in modo bipartisan in consiglio regionale, eccezion fatta per i consiglieri d’accordo con la modifica, c’era stata la proposta di riportare l’emendamento nella Conferenza dei Capigruppo, che ha invece deciso di non ripresentare nel prossimo Consiglio di martedì nessun tipo di emendamento che modifichi la legge elettorale, compreso l’introduzione della doppia preferenza di genere.
“Nel consiglio urgente di martedì – dichiara Alessandra Petri – andrà a votazione solo la legge inerente l’incandidabilità e l’incompatibilità dei consiglieri regionali, che dovranno dimettersi per accettare la nomina di assessori”.
Ma una chance di far approdare l’introduzione della doppia presenza di genere alle elezioni regionali ci potrebbe ancora essere, perché come dichiara Lorenzo Sospiri: “Si potrebbe chiedere al presidente del Consiglio Nazario Pagano la possibilità di presentare un emendamento alla proposta di legge alla n. 51 del 2004, su incandidabilità ed incompatibilità, che si discuterà martedì in consiglio”. A questo punto bisogna sperare che gran parte del mondo politico regionale concepisca l’accesso delle donne in politica come una risorsa, soprattutto in questo momento storico, di grande sfiducia verso la politica e le Istituzioni, come dimostrano anche i dati sulla crescita dell’astensionismo alle elezioni politiche e amministrative.