Stando a quanto rilevato dal Ministero, alcune categorie risulterebbeo particolarmente “povere”. Un esempio per tutti è quello degli istituti di bellezza che dichiarano un reddito medio di 7.200 euro l’anno. I bar si attestano invece sui 17.800 euro, i tassisti 15.600, i gioiellieri 17.300 euro. Guadagni ridotti, sempre se comparati a quelli dei lavoratori dipendenti, anche per alberghi (18.300 euro), autosaloni (10.100 euro), parrucchieri (13.200 euro).
A seguito della diffusione di questi dati, il Codacons ha chiesto aiuto alla Guardia di Finanza, nel tentativo di contrastare l’andamento anomalo dei prezzi.