I due considerano la strada in questione un’infrastruttura strategica, di cui sono dotati i capoluoghi regionali abruzzesi e le maggiori città italiane. Per questo, Ruffini e Di Luca hanno scritto una lettera al presidente Chiodi e all’assessore Morra, affinché nell’incontro con Lupi venga rimessa al centro delle priorità da finanziare anche il IV lotto della Teramo-Mare.
“Ormai si parla del completamento della Teramo-Mare da trent’anni – contestano i due – ma la verità è che i lavori nel tratto Mosciano-Giulianova sono in una fase di stallo. Eppure era una delle opere più importanti del teramano, annunciate in pompa magna dal presidente Chiodi nello scorso maggio 2009 nell’ambito di un Accordo Quadro sulle Infrastrutture che la Regione Abruzzo aveva sottoscritto con il Governo. Visto che domani sarà in Abruzzo il Ministro delle Infrastrutture, invitiamo Chiodi a chiedere a Lupi di rimettere al centro delle opere strategiche regionali il completamento della Teramo-mare”.
E’ una richiesta che va riproposta, secondo Di Luca e Ruffini, perché il finanziamento per il completamento della Teramo-Mare non è più ricompreso tra le priorità infrastrutturali della Regione Abruzzo, che lo scorso 10 aprile ha siglato il secondo atto aggiuntivo all’Intesa generale quadro con il Governo italiano, per un totale di opere da finanziare pari a 962 milioni di euro. In questo elenco manca il completamento del IV lotto della Teramo-mare.
“Eppure i soldi c’erano – continuano i due -. Si inizia a parlare di finanziamento della Teramo-mare con il Governo Prodi (Ministro alle Infrastrutture Antonio Di Pietro), che nel 2006 firma lo stanziamento di 32 milioni di euro da destinare al quarto lotto della superstrada; in seguito, il 25 maggio del 2009, il presidente della Regione Chiodi firmò un allegato al documento di programmazione statale per richiedere fondi per il completamento dell’opera. In quell’occasione furono addirittura 45 milioni di euro, una somma superiore a quella stanziata tre anni prima e messa a disposizione per il quarto lotto ma l’impegno di spesa non fu mai ratificato ufficialmente dall’ex ministro alle Finanze Tremonti. Oggi Chiodi cancella nuovamente la Teramo-mare, ovvero l’opera più importante per la sua Provincia ed una delle maggiori per la Regione Abruzzo. Senza quest’opera verrebbe a mancare un naturale proseguimento sulla costa Adriatica per chi proviene dall’interno teramano ma anche da Roma. Ma il completamento della Teramo-Mare non è solo un’opera strategica sul piano della mobilità, ma rappresenta una grande opportunità di ripresa per una provincia fortemente depressa economicamente come quella teramana”.