Associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei reati di truffa, conferimento illecito di onorificenze e decorazioni cavalleresche e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Queste le accuse per le dieci persone che, spacciandosi per Cavalieri di Malta, hanno messo in piedi una vera e propria truffa che ha colpito diverse regioni italiane. E dalle prime luci dell’alba nel Lazio, Abruzzo, Calabria e Veneto i Carabinieri della Compagnia Roma Trastevere e della Stazione Roma Monteverde Nuovo stanno notificando 10 provvedimenti restrittivi (7 ordinanze di custodia cautelare in carcere, una misura dell’obbligo di presentazione in caserma e due misure dell’obbligo di dimora). I componenti dell’associazione operavano sotto l’egida di una seconda associazione di volontari di Protezione Civile per favorire illegalmente l’ingresso nel territorio dello Stato, formalmente per la frequentazione di un corso per uso di defibrillatore, di 350 cittadini tunisini, ai quali erano stati richiesti tra i 2.000 e i 5.500 euro con la promessa dell’ingresso in Italia per lavoro. Il 23 novembre 2012, erano state arrestate tre persone responsabili di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, fermate alla Dogana dell’aeroporto di Fiumicino mentre tentavano di far entrare nel territorio dello Stato 66 tunisini muniti di un falso visto collettivo del Ministero degli Esteri, muniti di falsi cartellini di appartenenza al Sovrano Ordine Ospitaliero Melitense di San Giovanni da Gerusalemme Cavalieri di Malta, in qualità di volontari e dotati di pettorine catarifrangenti con le insegne del falso ordine. Tra gli arrestati anche un docente universitario.