Gli esperti della Confartigianato fotografano una situazione difficile che lascia poco spazio all’immaginazione.
“Negli ultimi mesi, dopo un’iniziale ripresa registrata a ridosso dell’estate scorsa del quantitativo dei crediti concessi alle piccole e medie imprese del territorio, le banche – afferma Daniele Giangiulli direttore di Confartigianato – hanno di nuovo iniziato a centellinare i finanziamenti erogati”.
I numeri resi noti dal Centro studi di Confartigianato, in tal senso, sono eloquenti. In Abruzzo, in confronto a febbraio 2012, i finanziamenti alle imprese con meno di 20 addetti sono scesi tendenzialmente dell’8,2%. Un risultato che piazza la nostra regione tra le peggiori posizioni d’Italia, in termini di flessione del credito, insieme a Calabria e Molise. Ma preoccupa di più, dati alla mano, la dinamica del credito erogato alle imprese di Chieti e provincia tra giugno 2012 e febbraio 2013. In questo frangente temporale il flusso del credito alle piccole imprese è passato da un incoraggiante +2,3% riscontrato a giugno 2012 ad un -6,3% toccato a febbraio 2013. In appena otto mesi, in pratica, le concessioni di credito alle imprese sono scese in picchiata. Un problema serio anche perché ben il 25,9% dei finanziamenti regionali erogati è andato a beneficio di imprese con meno di 20 addetti che rappresentano la vera spina dorsale dell’economia abruzzese. Da qui l’appello accorato di Confartigianato che chiede maggiori supporti economici per i consorzi di credito delle associazioni di categoria.
“I consorzi fidi fungono da vero e proprio ammortizzatore sociale tra le richieste stringenti delle banche e le sacrosante aspettative delle imprese che, dai consorzi, ricevono importanti coperture economiche a garanzia del finanziamento stipulato. Per questi motivi – riprende Giangiulli – chiediamo alla Regione di pubblicare in fretta il secondo bando di circa 24 milioni di euro di fondi Fas da destinare alla patrimonializzazione dei consorzi fidi. Al tempo stesso invitiamo le banche locali, che si sono sempre mostrate attente alle esigenze delle nostre imprese, a continuare a sostenere le nostre attività, con pacchetti studiati su misura di concerto con i nostri Confidi, per accompagnare le imprese nel lento e tortuoso percorso di uscita dalla crisi”.