I radicali teramani Orazio Papili, Ariberto Grifoni e Vincenzo di Nanna denunciano l’esclusione dagli inviti, al congresso dell’associazione Radicali Abruzzo, di Marco Pannella, il quale in precedenza si sarebbe “dichiarato pronto a partecipare ad assisi da organizzare a Giulianova, come deliberato fin dal dicembre scorso”.
“La coincidenza con il Comitato Nazionale di Radicali Italiani è – spiegano i radicali teramani – la palese dimostrazione che il congresso unilateralmente voluto per domenica 24 nonostante la contrarietà espressa dalla Segretaria dell’associazione, Rosa Quasibene, non è altro che un tentativo di porre in essere esclusioni settarie, agli antipodi con i metodi inclusivi e aperti al dialogo scelti e propugnati nella lunga storia politica del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito e dalle associazioni federate”.
Ma la replica non si lascia attendere ed il pescarese Alessio Di Carlo ha precisato: “sono incredulo nel leggere il comunicato stampa diffuso da alcuni esponenti radicali abruzzesi a proposito del congresso di Radicali Abruzzo previsto per il 24 marzo.? Gli estensori del documento, infatti, omettono maliziosamente di precisare che la decisione di tenere l’evento a Giulianova, assunta in dicembre e rispetto alla quale s’era deciso di invitare il leader radicale Marco Pannella, avrebbe dovuto comunque rispettare lo statuto di Radicali Abruzzo che impone la celebrazione del Congresso entro il 31 dicembre.? Non essendo ciò accaduto, nell’inerzia assoluta della segreteria, ho personalmente provveduto alla convocazione dell’assise, avvalendomi del diritto assegnatomi dallo statuto stesso, avendo cura di comunicare con due settimane di anticipo a Marco Pannella la data dell’incontro, sollecitando, per doveroso rispetto dei ruoli, la segretaria di Radicali Abruzzo, Rosa Quasibene, a formalizzare l’invito a Pannella.?A tutt’oggi ignoro se la solerte segretaria regionale vi abbia provveduto. Preciso che la indizione del Congresso da parte mia è antecedente alla fissazione del Comitato di Radicali Italiani, per cui il volgare tentativo di attribuirmi il desiderio di esclusione del leader radicale dalla nostra assise è ridicolo, prima ancora che non rispondente al vero.?Si omette anche di ricordare che il Congresso, già convocato dal tesoriere e dalla segretaria per il 2 marzo, è stato poi annullato a causa di medesime censure opposte dallo stesso Orazio Papili, il quale però, nel frattempo, ben s’è guardato dall’assumere l’onere di procedere ad una convocazione per data e luogo che gli fossero stati (finalmente) congeniali.? Ho agito, dunque, come è mia abitudine e come la scuola radicale dovrebbe insegnare, anche agli autori del comunicato, nel pieno ed assoluto rispetto delle regole e del nostro Statuto.?Pensare di escludere Pannella dai Radicali e dall’Abruzzo è una sciocchezza di tale portata che può essere partorita solo da personalità contorte ed evidentemente amanti di teorie complottistiche ed elaborazioni dietrologiche che non mi appartengono.?Viene piuttosto da pensare che da parte di qualcuno si voglia procrastinare all’infinito l’attuale situazione di stallo, al solo fine di evitare il confronto congressuale che potrebbe vedere le proprie posizioni restare in minoranza.? Confido tuttavia che, in occasione del Congresso, si possano chiarire le posizioni ed assumere le deliberazioni conseguenti. ?Naturalmente, alla presenza (auspicabilissima e graditissima) di Marco Pannella, sempreché chi di dovere – conclude Di Carlo – intenda procedere alla formalizzazione dell’invito”.