“Pescara” ha detto “è stata umiliata dalle scelte romane di quasi tutti gli altri partiti. E’ stata umiliata nella sua storia, nei suoi desideri di rappresentanza territoriale, mentre la nostra lista ha una straordinaria rappresentanza di tutti i territori abruzzesi e anche del pescarese. La scelta è stata difficile, ma coraggiosa e giusta”.
Per quanto riguarda i risultati raggiunti in Regione, Gatti ha parlato dei frutti delle politiche del lavoro che hanno consentito di passare “da 485mila occupati del gennaio 2009 a 507mila di oggi. Abbiamo già realizzato la detassazione per i giovani che oggi tutti propongono e forse abbiamo una credibilità in più nel dire che possiamo lavorare su questo fronte anche a livello nazionale”.
Gatti pensa ad un “nuovo centro destra” e dice agli elettori che “l’Italia non può essere guidata da una alleanza arcobaleno con dentro Bersani, Vendola, Fini, Casini e Monti, che passerebbero i tre quarti del loro tempo a litigare”.