Una risoluzione in cui si chiede di rivedere gli effetti della delibera dell’assessore al Personale Federica Carpineta, poiché “tali procedure vengono fatte in assenza di un atto di riorganizzazione e programmazione generale dei servizi regionali, inclusa la ricollocazione del personale proveniente dagli Enti disciolti”.
Per il Pd “andava fatta una riorganizzazione seria degli uffici individuando quali servizi potenziare e valorizzare per renderli più efficaci ed efficienti, andavano individuate nell’ambito di questa riorganizzazione le eventuali figure professionali carenti in organico da coprire. Fatto questo si doveva poi procedere a riorganizzare e qualificare il numeroso personale degli Enti disciolti (Arssa, Aptr, Abruzzo Lavoro,etc) in cui vi sono figure professionali valide e capaci di ricoprire ruoli di vario genere, apicali compresi, e valorizzare anche le figure interne all’amministrazione regionale”.
Al contrario, dicono gli esponenti del Pd “Chiodi e Carpineta hanno preferito premiare i ‘comandati’ la cui selezione non è avvenuta tramite una procedura selettiva ma con atti di natura discrezionale. Un metodo che da una parte favorisce una parte del personale mentre dall’altra si è deciso di mandare a casa tutti i co.co.co. della Regione Abruzzo, fino agli ultimi del Bura. E mentre il Governo nazionale ha prorogato i contratti precari nella pubblica amministrazione, la Regione di Chiodi li ha messi alla porta. E’ paradossale che la Regione Abruzzo abbia mandato a casa tutto il personale precario lasciando sforniti diversi ed importanti servizi regionali ed al contrario si appresti a stabilizzare ed a premiare chi non è stato selezionato nemmeno attraverso una procedura selettiva pubblica. E mentre il personale degli Enti regionali disciolti è ancora in attesa di una riorganizzazione generale in funzione delle competenze regionali, Chiodi e Carpineta in barba alla meritocrazia aprono una strada preferenziale ad alcuni, facendo gravare tra l’altro l’oneroso costo sui cittadini abruzzesi. Così si alimentano altri conteziosi e molto presto sul tavolo di Chiodi arriverà un conto di svariati milioni di euro da pagare. Basti pensare a quanto sta accadendo con la RIA. Questa è la Regione di Chiodi che nella sanità risparmia sui malati e sui disabili, mentre dall’altra parte aumenta il peso del costo del personale per accontentare qualche amico. Chiediamo che la delibera venga immediatamente sospesa e che si proceda alla riorganizzazione del personale con le procedure che abbiamo indicato”.