“Una legge che dopo un anno di iter aveva avuto l’approvazione unanime delle commissioni bilancio e attività produttive, degli uffici legislativi, del comitato per la legislazione e del delegato di Giunta Giovanni Lolli, tant’è che è stata sottoscritta anche dai consiglieri Olivieri, Berardinetti per la maggioranza e D’ignazio ma che ha visto purtroppo lo stop del Presidente D’Alfonso pochi istanti prima del voto. Una scelta che stona con le esigenze della Regione Abruzzo e che probabilmente ha altre motivazioni rispetto al contenuto della proposta di Legge del M5S.
Infatti Lavoro Abruzzo, si pone come obiettivo attraverso premialita’, contributi e agevolazioni quello di sostenere l’occupazione sul territorio abruzzese cercando di contrastare il fenomeno della delocalizzazione disincentivandole e favorendo sia la permanenza delle aziende all’interno della nostra Regione che il ritorno di quelle che hanno già delocalizzato all’estero (back reshoring). Una legge che in Abruzzo è più che mai necessaria, basti pensare alle tante aziende che in queste settimane stanno chiudendo non per problemi di profitto, ma solo perché delocalizzare è più conveniente. Viviamo in un Paese in cui solo gli ammortizzatori sociali per chiusura e delocalizzazione delle aziende ci costano 14 miliardi di euro all’anno. E’ in questo contesto che il Presidente D’Alfonso ha deciso di porre un veto con argomentazioni fumose e citazioni sbagliate su una proposta di Legge che già era stata esaminata dagli uffici e aderente sia alla normativa nazionale che Europea.
La nostra proposta di legge va a colmare proprio queste lacune. Adesso non ci resta che aspettare in commissione le integrazioni annunciate in consiglio dal presidente per giungere ad una rapida approvazione, sperando che lo stesso riesca a superare il molle scoglio della paternità dell’iniziativa in favore di un solido impulso a nuovi insediamenti produttivi e nuova occupazione”.