Pineto, Chiodi visita Rurabilandia: ‘Esempio di efficienza pubblica’

rurabilandia

Scerne di Pineto. Parte anche in Abruzzo l’esperienza delle fattorie sociali gestite dal pubblico. Questa nuova forma di esperienza sociale ha preso forma e sostanza a Scerne di Pineto con la fattoria sociale Rurabilandia, che questa mattina è stata visitata dal presidente della Regione Gianni Chiodi.

Grazie ad una specifica legge, la fattoria sociale può essere parte integrante di Ipab e Asp, individuando in questo modo una gestione prettamente pubblica di un’azienda agricola “sui generis” a fini sociali. “Rurabilandia – ha commentato il presidente della Regione Gianni Chiodi – rappresenta un’esperienza unica in Abruzzo, fortificata ora da una connotazione giuridica precisa che le ha dato la legge approvata in Consiglio regionale e che le permette di accedere a finanziamenti su progetti specifici. Ci troviamo di fronte, insomma, ad un esempio positivo di gestione pubblica di un servizio sociale. E proprio questa esperienza – ha sottolineato Chiodi – rappresenta il modello futuro di welfare, cioè quel welfare community che deve prendere il posto del welfare Stato e che ha ormai esaurito le sue funzioni. In questo senso – ha concluso il presidente – Rurabilandia rappresenta l’esempio più chiaro di quel welfare che nasce dal territorio e che investe direttamente la comunità, con assunzioni di responsabilità che non vengono imposte dall’alto”.

L’inserimento delle fattorie sociali nella gestione pubblica è una intuizione del consigliere regionale Riccardo Chiavaroli che ha proposto un emendamento ad hoc votato da tutti i consiglieri, aprendo in questo modo “una strada nuova” nella gestione di alcuni servizi sociali. Nella fattoria sociale Rurabilandia vi lavorano 20 ragazzi diversamente abili “guidati” dagli operatori della cooperativa L’Aquilone. È essenzialmente un’azienda agricola, che fa parte di un progetto pilota e che ha già ottenuto consensi e premi a livello nazionale. La fattoria sociale è aperta a tutte le scuole per visite didattiche dei laboratori, ma soprattutto, in omaggio anche ad un principio commerciale, è in grado di organizzare feste e cerimonie con una capienza massima di 70 persone.

 

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