Pescara. Saranno 4 i pullman che domani partiranno dalla costa abruzzese alla volta di Senigallia, dove le associazioni nazionali dei balneari hanno proclamato una giornata di mobilitazione contro la “confisca” delle 30mila imprese balneari.
“Siamo di fronte ad un atteggiamento di grave arroganza – spiega Antonio La Torre, presidente regionale e vicepresidente nazionale di Fiba-Confesercenti – perché si minaccia di sequestrare imprese sane, produttive, che sono state capaci di trasformare la sabbia e le pietre in attività redditizie e capaci di garantire occupazione e un servizio insostituibile al turismo made in Italy. Se dovesse realizzarsi il disegno della direttiva Bolkestein – prosegue La Torre – avremmo il solo risultato che anche le spiagge italiane finirebbero con le insegne delle multinazionali, confiscando l’attività di aziende familiari. Per questo domani saremo a Senigallia, a partecipare alla manifestazione nazionale promossa da Fiba, Sib e le altre sigle, e siamo pronti ad alzare ulteriormente la voce di una categoria che non merita questa confisca”.
Dopo la protesta arriverà il tavolo decisivo: dopodomani La Torre farà parte della delegazione nazionale ristretta che parteciperà al tavolo tecnico con i ministri Piero Gnudi (turismo) e Enzo Milanesi Moavero (Affari comunitari), con i rappresentanti del Comitato Stato-Regioni e l’Associazione nazionale dei Comuni d’Italia.