L’Aquila. Nasce una collaborazione tra gli Stati Uniti e la regione Abruzzo per rilanciare e sviluppare interessi comuni come gli investimenti economici, il turismo sostenibile, la cultura e la valorizzazione delle professionalità umane.
E’ questo il risultato del viaggio istituzionale del Presidente Giuseppe Di Pangrazio a New York dove è stato ricevuto dalla numerosa ed accreditata comunità di origine italiana. Il prossimo anno, una delegazione americana tornerà in Abruzzo, per verificare la fattibilità di sviluppare nel nostro territorio nuovi investimenti ed azioni di promozione dell’immagine turistica dell’Abruzzo negli Stati Uniti.
L’incontro con la Comunità americana, era stato richiesto dagli stessi emigrati di origine abruzzese che hanno voluto la massima rappresentanza regionale in occasione del Columbus Day 2017. Di Pangrazio oltre ad aver partecipato a tutte le manifestazioni istituzionali previste nel mese di ottobre, ha incontrato la Comunità abruzzese a New York presso l’Orsogna MAS di Astoria. Numerose anche le personalità del mondo accademico e culturale con le quali Di Pangrazio si è intrattenuto: Domenico Accili (Professore della Columbia University), Mariza Bafile (ex vice-direttore del quotidiano La Voce d’Italia di Caracas e deputato al Parlamento Italiano nell’aprile 2006), il prof. Mario Fratti (drammaturgo di fama internazionale) e Francesco Genuardi (Console Generale d’Italia a New York). “I nostri connazionali hanno manifestato la volontà di farsi ambasciatori del made in Abruzzo a New York – afferma Di Pangrazio – una richiesta che abbiamo subito accolto con favore nell’ottica di rilanciare e consolidare i rapporti tra i due Paesi.
La prospettiva è di creare maggiore conoscenza dell’Abruzzo in America dal punto di vista turistico, presentando la nostra regione come un luogo capace di rispondere alle esigenze del mercato Americano: economia verde, ricerca delle tradizioni, sostenibilità”. Un altro dei temi affrontati è stato quello del collegare l’emigrazione di ritorno con le nuove opportunità che può offrire l’Abruzzo. Vi sono infatti molti americani di prima generazione che hanno manifestato l’aspirazione di tornare nei luoghi di origine, collegando questo desiderio anche con nuovi investimenti sul posto.
“Sono opportunità che non possiamo ignorare – spiega il Presidente – ma di cui vogliamo farci carico per consentire a questi abruzzesi di portare nuove risorse nella nostra Regione. Opportunità non solo legate all’aspetto produttivo ma anche sul piano culturale ed accademico. Abbiamo tra i nostri connazionali numerose personalità affermate a livello internazionale nel campo medico, dell’ingegneria, della cultura, del giornalismo che una volta terminata la propria esperienza in America hanno manifestato l’idea di potersi mettere al servizio di nuovi progetti in Abruzzo. Sostenere il valore di queste personalità, – conclude il Presidente – che sono molto note all’estero e quasi sconosciute in Abruzzo, può far parte di una strategia di promozione e rilancio territoriale dell’Abruzzo”.