L’Aquila. Ricorrere contro l’impugnativa del Governo. È quanto chiedono al presidente Gianni Chiodi i consiglieri regionali del Pd Claudio Ruffini, Giovanni D’Amico e Marinella Sclocco, che vogliono che l’Abruzzo presenti ricorso contro la decisione del Governo in merito all’impugnativa della legge sui malati oncologici.
Secondo i consiglieri del Pd, infatti, la legge regionale n. 33/2012 , che stabilisce la corresponsione di un modesto rimborso ai cittadini residenti in ambito regionale affetti da patologie oncologiche, deve essere sostenuta con forza per assicurare un giusto diritto dei malati.
Più in particolare, tre le obiezioni che D’Amico, Ruffini e Sclocco muovono contro l’impugnativa del Governo, c’è il fatto che, nella loro opinione, il rimborso per i malati oncologici non deriva dalla fiscalità destinata ad assicurare il rispetto del Piano di Rientro (Irap ed Irpef), bensì dai fondi dei sottotetti pagati dai cittadini abruzzesi. Non solo. Secondo i politici, viene anche lesa l’autonomia legislativa e finanziaria della Regione che, seppur sottoposta a Piano di Rientro, è oggi impossibilitata ad assicurare lo stato sociale ai propri cittadini. Infine, sostengono i tre, il rimborso ai malati oncologici non si pone come un livello di assistenza ulteriore rispetto a quelli stabiliti a livello nazionale e tanto meno eccedente dagli obiettivi di risanamento imposti dal suddetto Piano di Rientro, proprio perchè l’erogazione del contributo è assicurato con fondi di natura regionale derivanti da entrate regionali e non del Servizio Sanitario Nazionale.
“Riteniamo la scelta del Governo poca rispettosa dell’autonomia regionale – dicono i consiglieri del Pd -. Prima hanno tolto il contributo classificandolo come prestazione non sanitaria ed al di fuori dei Lea, adesso addirittura vogliano che la Regione Abruzzo non si occupi più di sociale. Di questo passo verrà smantellato lo stato sociale ed i diritti più essenziali per i cittadini più deboli . Siamo contro questo modo di pensare e di operare in modo ragioneristico e riteniamo che oltre i numeri ci siano le persone con i loro problemi che vengono prima di tutto. Chi è svantaggiato o ammalato non può essere soggetto a nessun Piano di Rientro, questa è la nostra idea di sanità, di assistenza e di sociale”.
Sulla difesa dei malati oncologici il Pd presenterà dunque in Consiglio regionale una risoluzione urgente per chiedere a Chiodi la costituzione in giudizio nei confronti del Governo nazionale.
“Siamo preoccupati di questa continua erosione dello stato sociale – aggiungono gli esponenti del Pd -. Nello stesso Consiglio regionale previsto per martedì 18 settembre arriva in aula un progetto di legge che recepisce indicazione del Governo che mira a tagliare ogni contributo e assistenza ai nefropatici e ai pochissimi rimasti invalidi di guerra. Anche qui faremo sentire la nostra voce e non recepiremo passivamente tutte le indicazioni del Governo che ledono diritti fondamentali”.