Abruzzo, affidamento in house della Tua. Febbo e Sopiri: verificare l’aspetto economico

“Riportare all’attenzione del Consiglio Regionale l’affidamento in house della società Tua, cessione e/o affitto ramo d’azienda a Sangritana S.p.A e quindi aprire un’attenta analisi sui passaggi fatti sino ad oggi e quelli da fare nel prossimo futuro verificando le leggi vigenti prima che la Regione Abruzzo si imbarchi, nella fretta, in una strada senza ritorno causando danni alle proprie casse e alterare la concorrenza commerciale dei vettori privati che oggi operano sul territorio regionale”.

 

 

Questa la richiesta avanzata dai consiglieri regionali di Forza Italia Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri al termine delle audizioni svoltesi oggi dove si sono confrontate le tesi avanzate sia dal Consigliere regionale Delegato ai Trasporti Camillo D’Alessandro, sia dai rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali della CGIL – CISL – UIL – UGL – FAISA Abruzzo e dal dott. Sandro Chiacchiaretta in qualità di Presidente ANAV. “Innanzitutto – spiegano Febbo e Sospiri – non è perentoria la scadenza del 30 settembre, termine entro cui bisogna chiudere l’affidamento in house, poiché la sanzione a cui si incorrerebbe sui fondi destinati al Trasporto Pubblico Locale è solo del 2%, peraltro ad oggi mancano ben due decreti attuativi per cui la decurtazione è solo un’ipotesi molto remota. Inoltre la scelta dell’affidamento in house a Tua, cioè dell’80% del TPL, limita fortemente il libero mercato esistente creando di fatto un conflitto con gli altri vettori privati che operano già in concorrenza con i propri prezzi nella nostra Regione attraverso tratte commerciali. Infatti, come sottolineato anche dalle sigle sindacali, oggi è indispensabile che la Regione si adoperi nel stabilire definitamente quali sono le tratte dei servizi minimi visto che variano in continuazione.

 

Solo dopo aver stabilito, una volta per tutte, in maniera chiara quali sono i servizi minimi è possibile studiare e decidere quale bacino e tratte affidare alla società Tua. Invece oggi la Regione Abruzzo ha deciso di lavorare al contrario rinviando la decisione di stabilire i servizi minimi dopo aver conclusa l’operazione inerente l’affidamento in house. Circa le criticità di bilancio, perdita al 31.12.2017 e situazione debitoria, non c’è stata alcuna risposta se non l’invito a girare la domanda al Presidente della Tua, che consideriamo conseguentemente una implicita ammissione. Altro punto da chiarire – continuano Febbo e Sospiri – è la questione della separazione societaria attraverso l’affitto del ramo di azienda a Sangritana. Solo poche settimane fa si profilava una cessione di Sangritana SpA oggi invece abbiamo un’operazione di affitto di ramo di azienda, questo perché non sono state fatte le valutazioni e la certificazione propedeutica all’atto.

 

Soprattutto comunque non è stato presentato nessun piano industriale aziendale, peraltro previsto dalla legge, serio e attendibile che dimostri la sostenibilità economica finanziaria della società stessa. Infatti è stata rimarcata come la gestione di servizi commerciali porterebbero ad una perdita che non può essere accollata né dalla Sangritana né trasferita al socio Tua poiché in house. Alla luce di quanto emerso oggi in Commissione vigilanza invitiamo – concludono Febbo e sospiri – il Governo regionale e il suo delegato ad approfondire i temi da me sollevati in questi giorni e negli ultimi Consigli regionali poiché è indispensabile non solo razionalizzare la spesa per il Trasporto Pubblico Locale, condivisibile da tutti, ma soprattutto continuare a garantire a Tua un bilancio in equilibrio e capace di svolgere il servizio senza creare altri debiti alle casse regionali e senza andare in conflitto con gli altri operatori privati di trasporto”.

 

 

 

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