Il progetto rientra nel programma di inclusione sociale del Piano Operativo 2009/10/11 del Fondo Sociale Europeo 2007/13 che prevede interventi in favore dell’occupazione e della conciliazione vita/lavoro per le donne. Delle tre linee di intervento previste, ciascuna inizialmente finanziata per un importo di un milione di euro, quella denominata “Più professioniste” prevedeva incentivi alle imprese che avessero attivato rapporti di consulenza non ordinari in favore di giovani professioniste operanti in Regione.
“Vista la grande risposta del sistema imprenditoriale abruzzese” ha commentato l’assessore al Lavoro Paolo Gatti “abbiamo deciso di portare da uno a cinque milioni di euro le risorse destinate a questa linea. Le donne sono un valore aggiunto per il sistema sociale e produttivo della Regione. Lo ripetiamo da tempo: il PIL nazionale e regionale cresce se diamo più opportunità alle donne. Con scelte politiche convergenti e grazie ai molti fondi messi a disposizione, stiamo cercando di consentire da un lato il loro ingresso nel mercato del lavoro e dall’altro di offrire un sistema di welfare che le tuteli nel loro doppio ruolo di lavoratrici e di madri. Con ‘Più Professioniste’ abbiamo colto nel segno. Abbiamo consentito ad una platea di aziende ampia e desiderosa di innovare i propri processi di avvalersi proprio di quelle figure professionali altamente qualificate che vivono e operano in Abruzzo. Quasi 500 professioniste oggi hanno una chance di spendere sul campo la loro competenza e produrre dentro le imprese, grazie alla loro professionalità, miglioramenti dei processi aziendali. Siamo fiduciosi che a partire da questa iniziativa si instauri fra imprese e professioniste un rapporto che possa prolungarsi oltre i 12 mesi finanziati dal progetto”