Lo ha ribadito il vice presidente della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, in un incontro ad Assergi organizzato dagli stessi Laboratori, su richiesta della Provincia di Teramo, presenti i sindaci del comprensorio.
Oggi, Lolli ha parlato di intervento ormai irrinunciabile. “Abbiamo tempo per studiare la complessa rete di captazione dell’acqua che ‘confina’ in maniera pericolosa con Laboratorio e autostrada – ha detto -. Ma dovremo farlo necessariamente entro il 2019, termine nel quale nel Traforo saranno effettuati lavori per l’ampliamento dei by-pass tra le due canne”. Nelle more di questo obiettivo, saranno messi in campo i sistemi di analisi in tempo reale attraverso l’acquisto di una strumentazione più sofisticata ma, soprattutto, sarà adottato un nuovo protocollo per la condivisione delle valutazioni sugli interventi di manutenzione sulle infrastrutture.
Anche Stefano Ragazzi, direttore dei Laboratori nazionali del Gran Sasso dell’Infn, che ospitano oltre mille ricercatori all’anno, ha auspicato un diverso sistema di captazione dell’acqua e ha sottolineato come la collaborazione di sistema renda tutti più tranquilli: “Ho detto che dormirei più sereno perché non sapendo esattamente quale acqua venga raccolta e inviata all’acquedotto non ho l’assoluta certezza di fare operazioni che non diano problemi all’acqua. Quando abbiamo fatto una lavorazione, abbiamo cercato l’accordo della Asl e della Ruzzo per mettere a scarico precauzionalmente l’acqua”.