Pescara. Il credito erogato alle imprese artigiane abruzzesi fa registrare, a settembre del 2016, un calo del 7,3%. Un dato superiore alla media nazionale (-5,8%), che colloca la regione al terzultimo posto della classifica italiana.
Le cose vanno peggio solo in Umbria e nelle Marche (-7,4% e -12,5%), altre due regioni interessate, insieme all’Abruzzo, dal terremoto.
E’ quanto emerge da un approfondimento che Confartigianato Abruzzo ha condotto sull’elaborazione ‘Trend del credito alle imprese artigiane a settembre 2016’ dell’ufficio studi della Confederazione nazionale.
Al 30 settembre 2016, i prestiti, in Abruzzo, ammontano a 932 milioni di euro, con una flessione di 74 milioni rispetto all’anno precedente.
A livello provinciale, il calo più consistente dei prestiti all’artigianato si registra a Chieti (-13,6%, 260 milioni di euro, 108esima posizione) e a Teramo (-9,5%, 248 milioni 103esima posizione).
Va meglio nell’aquilano (-2,3%, 194 milioni di euro, nona posizione) e, soprattutto, nel pescarese che, con prestiti per 230 milioni ed una flessione dell’1%, si posiziona al terzo posto della classifica delle province italiane.
In Abruzzo i prestiti a medio e lungo termine, pari al 71,5%, rappresentano più dei due terzi del totale di quelli concessi all’artigianato, con un calo del 4,9% tra settembre 2015 e settembre 2016. Quelli a breve termine sono il 28,5%.