E’ questo il cardine da cui ha preso spunto il Consigliere regionale di Sinistra Italiana Leandro Bracco nell’elaborazione e redazione di un progetto di legge che vuole istituire il trasporto regionale pubblico notturno “allo scopo – spiega Bracco – di ridurre ai minimi termini le possibilità che durante il fine settimane giovani vite vengano stroncate a causa dei sempre più frequenti incidenti stradali”.
“Proprio il fenomeno degli incidenti stradali che accadono nel week end – continua Bracco – continua a mietere vittime che nella stragrande maggioranza dei casi sono ragazzi e ragazze con età inferiore ai trent’anni.
Le cause sono da ricercarsi, nella maggior parte dei casi, nell’abuso di sostanze alcoliche o stupefacenti ma anche nella stanchezza, nell’inesperienza alla guida di autovetture a volte troppo potenti per le capacità del giovane conducente e nella violazione delle comuni norme comportamentali prescritte dal Codice della strada”.
“Lo scopo di questa legge – continua l’esponente di Sinistra Italiana – è scoraggiare l’utilizzo dell’autovettura privata (causa della maggior parte degli incidenti stradali) per sostituirlo con un servizio pubblico attuato dagli autobus della Tua (Società unica abruzzese di trasporto) che solamente il sabato sera effettuerà corse notturne per trasportare i ragazzi nei luoghi di divertimento e condurli a casa al termine della serata trascorsa, presumibilmente, in discoteca.
Il costo del servizio verrebbe coperto dal pagamento del biglietto della corsa che, considerato l’orario e il giorno festivo, sarebbe maggiorato rispetto al prezzo normale del ticket di quella tratta effettuata in orari e giorni feriali”.
“Sfido chiunque – prosegue Bracco – a trovare un genitore che non sia disposto a pagare 10 o 15 euro pur di sapere il proprio figlio o figlia al sicuro a bordo di un autobus. Ovviamente la realizzazione del servizio che è l’architrave della proposta legislativa richiede un notevole sforzo organizzativo e la buona volontà di diversi soggetti (Regione, TUA, organizzazioni sindacali di categoria, genitori e ragazzi) ma potrebbe salvare molte vite umane.
L’estensione del predetto servizio a tutto il territorio regionale deve essere necessariamente graduale; ciononostante si può ugualmente iniziare a istituirlo, attraverso un progetto pilota, per alcune tratte o solamente in una Provincia per poi magari diffonderlo, in caso di riscontro positivo dei giovani, in tutta la Regione”.
“La mia esperienza personale – conclude Bracco – mi ha fatto vivere da spettatore, nel ’94, lo strazio di due genitori che avevano perso la propria figlia di soli 19 anni in un incidente stradale accaduto in piena notte nel quale lei non guidava e anzi si trovava seduta sul sedile posteriore.
Quell’incidente devastò l’esistenza di un’intera famiglia. Sono fermamente convinto che sia dovere prioritario di ogni amministratore pubblico quello di trovare soluzioni che possano fare in modo che tragedie di questo tipo accadano il meno frequentemente possibile. L’istituzione del trasporto pubblico notturno potrebbe essere una soluzione”.