Abruzzo, Bracco: ‘Introdurre distributori di preservativi nelle scuole’

Pescara. I nostri ragazzi scoprono il sesso in giovanissima età ed entro i 17 anni, in media, hanno il loro primo rapporto completo. Dati che non stupiscono ma che presuppongono una società attenta e, di conseguenza, una doverosa sensibilità da parte delle istituzioni riguardo il tema della sessualità.

La questione è stata di recente approfondita dal Censis attraverso la realizzazione di un’indagine a carattere nazionale che si è basata su un campione rappresentativo di mille giovani dai 12 a 24 anni di età residenti nel territorio italiano.

Una valutazione preliminare riguarda il livello d’informazione che gli stessi intervistati ritengono di avere su temi riguardanti il sesso. I risultati sono significativi: solamente il 15,3% ritiene di essere molto informato, i 2/3 del campione (66,3%) si reputa abbastanza informato mentre il 18,4%, riguardo la sessualità, ne sa poco o nulla.

Che lo spirito del censore non serva è cosa risaputa. Anzi è basilare avere la consapevolezza del fatto che sia quanto mai opportuna l’attuazione di interventi mirati alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili e una seria politica di diffusione dei metodi contraccettivi.

Sono questi i presupposti che hanno condotto il Consigliere della Regione Abruzzo Leandro Bracco a intervenire sul tema con la presentazione di un progetto di legge.

A entrare nel merito del provvedimento è lo stesso esponente di Sinistra Italiana: “La presente proposta legislativa si prefigge il fine dell’introduzione, all’interno dei bagni delle scuole secondarie abruzzesi, di distributori automatici di preservativi, alla stregua di quelli già presenti nelle toilette degli autogrill autostradali, in modo che chi ne abbia necessità possa acquistarli in maniera del tutto anonima.

Ovviamente la presente legge non impone a nessun istituto di installare i suddetti distributori all’interno dei propri bagni ma dà la possibilità di farlo solo a quelle scuole che, previa approvazione degli organi di direzione, ne facciano richiesta”.

La legge, nelle intenzioni di Bracco, non presuppone costi per la Regione Abruzzo ma richiede la predisposizione di un bando pubblico per individuare il fornitore dei distributori automatici di contraccettivi. La società che si aggiudicherà la gara sarà autorizzata a installare le macchine all’interno degli istituti scolastici che ne faranno richiesta e, come ovvio, farà propri gli incassi dei distributori.

“Il presente progetto di legge va a toccare un tema delicato che, cosa altamente probabile, provocherà dure reazioni e polemiche – sostiene il Consigliere – ma sarebbe da sciocchi non considerare che i nostri figli sono continuamente esposti a stimoli sessuali che li spingono ad avere rapporti a una età in cui non sono ancora pienamente coscienti delle conseguenze dei propri comportamenti, comportamenti che possono influire negativamente sulla salute (contrazione di malattie sessualmente trasmissibili) o portare a gravidanze non desiderate.

Questa proposta legislativa – conclude Leandro Bracco – lungi dal proporre ricette magiche, vuole dare uno strumento in più ai giovani abruzzesi per approcciarsi al sesso in maniera consapevole in un’età delicatissima quale è l’adolescenza”.

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