Nel 2011 è stata alta l’attenzione della Guardia di Finanza in Abruzzo sul fronte degli sprechi e degli sperperi della spesa pubblica. Scoperte numerose frodi che vanno dai “finti ciechi”, che si recano a ritirare i soldi mensilmente, a forme via via più sofisticate come la sottoscrizione da parte di enti locali di contratti in strumenti di finanza derivata (il cosiddetto Swap, che ha condotto a perdite considerevoli nei bilanci), o l’inquadramento irregolare di pubblici dipendenti in livelli apicali e, ancora, irregolarità nelle procedure di aggiudicazione degli appalti.
Complessivamente sono state scoperte frodi per oltre 10 milioni di euro, in materia di finanziamenti europei e nazionali, segnalati alla Corte dei Conti danni erariali per 23 milioni di euro, denunciate oltre 330 persone.
In particolare, per quanto riguarda i finanziamenti di origine comunitaria, le violazioni hanno riguardato il settore agricolo (casi di indebita percezione di fondi da parte di persone che avevano indicato fittizi contratti di fondi agricoli e coltivazioni assistiti da provvidenze, casi di indebita percezione di finanziamenti da parte di aziende che in realtà non avevano provveduto direttamente all’attività di allevamento); il settore degli incentivi, (situazioni di irregolarità concernenti gli investimenti in beni materiali ed immateriali); il settore delle agevolazioni per l’attrazione di nuove imprese nell’area del cratere (casi di irregolarità nella presentazione di documentazione relativa al progetto finanziato indicante costi in tutto o in parte falsi o privi dei requisiti indicati nei bandi).
Nel settore delle frodi a carico del bilancio nazionale o degli enti locali, sono emerse indebite percezioni di provvidenze previste per il ripristino dell’agibilità di abitazioni danneggiate dal sisma; indebito ottenimento di contributi per lo sviluppo di impresa.
Sul fronte della spesa sanitaria sono stati svolti numerosi controlli in materia di esonero del “ticket”. Mentre nell’area delle prestazioni sociali agevolate sono state eseguite centinaia di verifiche concernenti le varie tipologie di contributi correlati all’evento sismico (autonoma sistemazione, indennizzo ai titolari di attività produttive danneggiate).
Nell’ambito di un piano disposto a livello nazionale, sono stati scoperti soggetti che percepivano indennità per cause di invalidità risultate false (falsi ciechi), o di soggetti che riscuotevano pensioni intestate a familiari deceduti da tempo.
Infine, in materia di danni erariali l’attività del Corpo in Abruzzo ha consentito di verbalizzare oltre 190 persone e segnalare alla Corte dei Conti importi per oltre 23 milioni di euro.
Anche nel 2012 la Guardia di Finanza perseguirà sistematicamente e con tenacia il fenomeno degli illeciti impieghi di risorse pubbliche che, insieme all’azione di contrasto all’evasione, rappresenta l’altra priorità operativa del Corpo.
Questo anche nella consapevolezza, sempre più diffusa nell’opinione pubblica, che ogni spreco riduce i fondi necessari ad assicurare i servizi a favore della collettività, nonché le varie forme di investimento finalizzate a garantire maggiore sviluppo e occupazione, fondamentali per la regione.