A votare a favore la maggioranza di centrosinistra, le opposizioni di centrodestra e di Sinistra Italiana, contro il Movimento Cinque Stelle. Il consigliere grillino ha criticato il fatto che la Regione aderisce al buio in seno alla fondazione, “senza sapere nulla su dipendenti e bilanci, e senza una normativa che tutela gli ingressi della pubblica amministrazione nelle fondazioni”.
Il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, ha difeso la scelta sottolineando che “opporsi significa non conoscere e ricondurre tutto alla battaglia politica”. “Non ho paura che la Regione entri in una fondazione che sostiene persone in difficoltà, ci sono state degenerazioni ma invito a controllare meglio non a decidere di non fare nulla – ha spiegato ancora D’Alfonso il quale ha invitato “a non circondare anche questa iniziativa di sospetti giudiziari”.
L’assessore regionale Donato Di Matteo ha spiegato che “giunge a compimento un iter molto lungo che riguarda una realtà fondata nel 2008 che si è segnalata per un’attività specifica nell’ambito dell’assistenza medica e sociale con un ruolo sussidiario teso a contrastare le lista d’attesa senza avere fondi da strutture pubbliche”.
“La fondazione ha interessi specifici e di servizio e di solidarietà, la regione non deve dare un euro – ha continuato Di Matteo che di professione fa il medico -. Io e il presidente D’Alfonso non abbiamo perenti nelle strutture regionali, non tutti sono certi di non aver fatto clientela familiare che e’ anche peggio del clientelismo”.