Già dalla notte di sabato vento e freddo dovrebbe arrivare sulle montagne abruzzesi, solo nuvole e qualche pioggia lunga la costa. I giorni della Merla (gli ultimi 2 del mese di gennaio e di primo di febbraio) saranno l’anticipo di un’ondata di gelo record che dovrebbe colpire l’Italia e in particolar modo l’Abruzzo con nevicate abbondanti dal 2 al 5anche a basse quote.
Se le previsioni dovessero verificarsi (si tratta, comunque, di previsioni in evoluzione che possono variare) ci aspetta una settimana di “passione”, con città bloccate e scuole chiuse.
Si parla già di nevicate record, addirittura paragonabili a quelle del 1956 (febbraio) e del 1985 (gennaio), date caratterizzate da precipitazioni intense e abbondanti con temperature di diversi gradi sotto lo zero.
Una perturbazione con massa di aria fredda che dovrebbe colpire l’Abruzzo per tutta la prima decade di febbraio.
Ma potrebbe anche esserci un evoluzione diversa e l’inverno farà una fugace apparizione, con qualche fiocco di neve, per poi lasciare il posto, gradualmente, all’arrivo della primavera. Ricordandosi dei detti popolari dei nostri nonni il freddo e le precipitazioni durante i giorni della Merla potrebbero rappresentare gli ultimi scampoli d’inverno.
In ogni caso non resta che attendere…. e vedere che tempo che fa….
Novità sul grande gelo in arrivo dalla Russia. Gli ultimi aggiornamenti dei modelli matematici sono eloquenti ed evidenziano il progressivo rafforzamento di una figura meteorologica divenuta piuttosto rara in questi ultimi decenni: L’Anticiclone Russo-Siberiano, capace di portare il gelo su gran parte dell’Europa centro-orientale. Anticiclone che, alla base dei dati attuali, tenderà ad estendersi sulla Russia, sulla Scandinavia e verso le Isole Britanniche, probabilmente unendosi all’Anticiclone delle Azzorre, favorendo un’azione di blocco delle correnti atlantiche sull’Europa centro-occidentale. La conseguenza di questa configurazione sarà il progressivo spostamento verso ponente di intensi nuclei di aria gelida di diretta estrazione siberiana che, con tutta probabilità, raggiungeranno l’Europa centro-orientale, i vicini Balcani nei primi giorni della prossima settimana. Successivamente, a partire da mercoledì e nei giorni successivi, l’aria gelida raggiungerà, probabilmente, anche la nostra Penisola, determinando
una sensibile diminuzione delle temperature e copiose nevicate fino in
pianura. Si tratta, tuttavia, di una tendenza da confermare nei prossimi aggiornamenti, poiché non è ancora chiara l’esatta traiettoria dell’intenso nucleo di aria gelida. Aria gelida che, qualora dovesse raggiungere anche l’Abruzzo, provocherebbe un’intensa ondata di gelo con copiose nevicate anche in pianura e lungo la fascia costiera. E il gelo potrebbe persino durare fino ai primi giorni della settimana successiva, a causa della persistenza di un intenso flusso di aria gelida proveniente dai Balcani. A
tal proposito si consiglia di seguire gli aggiornamenti sul nostro sito. http://www.abruzzometeo.it
hanno collaborato Raffaele Di Marcello e Luca Ruffini