“Quello che davvero ci è sembrato fuori luogo” aggiungono “è l’atteggiamento di Mauro Febbo, che di fronte all’ipotesi di mandare a casa 37 lavoratori preferisce accusarli di essere la causa del loro stesso male invece di trovare una soluzione”.
Per i due consiglieri del Pd, membri della III Commissione agricoltura, sono gravi le accuse che l’assessore regionale all’Agricoltura muove all’Ara e che invece lo investono direttamente.
“Se Febbo dice che per anni sono stati buttati svariati milioni di euro” chiedono “dove è stato lui in questi ultimi tre anni? Se ne è accorto solo ora? E se non è così, perché in questi tre anni non ha evitato lo sperpero di denaro pubblico che oggi denuncia pubblicamente? La verità è che, mentre si vuole far passare per inutile il prezioso lavoro di onesti lavoratori, la Regione Abruzzo mantiene in carica i due direttori generale dell’Ara. Perché? Abbiamo la sensazione che il settore zootecnico sia fuori controllo e che l’assessore Febbo non abbia un’idea di come vada gestito e semmai rilanciato. Vogliamo sapere se c’è un piano industriale e con chi è stato concordato e Febbo deve spiegare se la Regione intende ancora occuparsi della zootecnia o se invece preferisce commissariarla. Dalla riorganizzazione dell’Arssa a quello che sta accadendo all’Ara c’è un solo filo conduttore: Febbo prima combina pasticci poi se ne lava le mani! Su questa vicenda vogliamo chiarezza e per questo abbiamo scritto al presidente Antonio Prospero per chiedere una convocazione urgente della Commissione Agricoltura alla presenza di Febbo, al quale chiederemo di spiegarci che cosa sta accadendo all’Ara”.