Terremoto, Scuole Sicure Abruzzo chiede aiuto al Papa e a Mattarella (FOTO)

Campli. L’Associazione Scuole Sicure Abruzzo – Italia  ha scritto due lettere distinte al Sommo Pontefice Papa Francesco e al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in modo informale chiedendo all’unisono sicurezza nelle scuole abruzzesi.

“Qui da noi sappiamo bene cosa significhi aver paura di un terremoto, conosciamo le lacrime per le vite perse sotto le macerie, per le case che sono state abbandonate, per i centri popolosi ed ora ridotti a paesi, città e frazioni fantasma”, si legge nella missiva.

E’ stato chiesto aiuto al Pontefice perchè “la voce dei genitori si perde nei tanti proclami dei potenti e nelle loro promesse senza futuro”. E’ stato ribadito quanto siano costate le vittime del terremoto di L’Aquila, Amatrice e San Giuliano di Puglia dove tante giovani vite e quelle di tanti bambini sono state spezzate.

“Ogni mattina i nostri figli vengono lasciati nelle scuole di questo territorio, scuole dimenticate da 40 anni, dove i soldi sono stati utilizzati inutilmente – scrive l’Associazione Scuole Sicure Abruzzo -Italia – pensando all’estetica e non alla sicurezza dove l’uomo ha lucrato o si è disinteressato di quei luoghi che dovrebbero proteggere i nostri figli, di quelle stanze dove dovrebbero solo imparare, socializzare, sorridere e magari temere qualche interrogazione, avere le prime cotte, i primi migliori amici… I luoghi che sono per tutti un po’ magici quando si cresce e ci si volta a guardare il passato”.

“Luoghi dove oggi, in caso avvenga quanto previsto dalla Commissione Grandi Rischi una maestra deve cercare di tenere a bada le sue paure, quelle dei suoi alunni, e non può scegliere di prenderne in braccio 10 o 5 o pensare a portare in salvo il bambino disabile, il più indifeso della sua classe”.

L’associazione si appella a Papa Francesco perchè crede in lui, nella sua capacità di comunicatore, chiedendogli di “intercedere con i potenti del governo, gli unici che possono davvero aiutare a rendere le scuole luoghi sicuri, perchè il diritto allo studio non prevede il rischio”.

Da mesi i genitori e studenti stanno lavorando insieme per accedere ai dati che Comuni, Province e Regione possono e devono mettere a disposizione per capire la vera situazione degli edifici scolastici.

L’Associazione ha invitato il Papa a visitare l’Abruzzo “per conoscere la sua gente, i suoi bambini e mostrargli la terra tra le più belle d’italia, abbandonata e sofferente, che grida basta alla superficialità delle amministrazioni”.


‘Il 16 marzo c.m. abbiamo scritto una lettera al Presidente Mattarella, per portare la nostra RICHIESTA E PREGHIERA, far conoscere la nostra Associazione e l’intento operativo sul nostro territorio martoriato dal sisma 2009.

La nostra regione è una delle più belle d’Italia, bella dal punto di vista del patrimonio edilizio, culturale, artistico, terra di poeti e scrittori.

Borghi storici e natura incontaminata che purtroppo le istituzioni locali non hanno custodito negli anni ed ora è completamente abbandonata al suo destino.

L’Abruzzo sta pagando il caro prezzo dell’indifferenza e pressapochismo delle istituzioni.

Noi genitori abruzzesi vogliamo che i nostri ragazzi vivano la loro terra, senza essere costretti a dover andar via, che possano studiare, crescere e socializzare qui dove sono le loro radici, ognuno nella PROPRIA REALTA’ TERRITORIALE, in SCUOLE SICURE, con serenità loro e soprattutto nostra, responsabili della loro tutela e crescita.

La nostra speranza è che il PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA MATTARELLA, persona attenta e sensibile ai bisogni dei più piccoli, si faccia portavoce con noi delle nostre richieste, che SENSIBILIZZI LE AUTORITA’ E LE ISTITUZIONIaffinché non si spengano i riflettori sulla necessità di FARE PREVENZIONE E ADEGUARE SISMICAMENTE GLI EDIFICI SCOLASTICI.

NUOVE COSTRUZIONI SICURE PER I NOSTRI BAMBINI E RAGAZZI’.

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