Rom in Abruzzo: discriminati e non integrati?

romDopo gli ultimi fatti di cronaca che hanno colpito la comunità rom in Abruzzo, Nazzareno Guarnieri, presidente della Federazione romani, ha scritto una lettera per denunciare “una pericolosa crescita” del razzismo nei confronti dei rom. Guarnieri punta il dito anche contro i politici che strumentalizzerebbero i rom per loro tornaconto elettorale, invece di attivare percorsi di integrazione.

“La condizione della minoranza rom in Abruzzo rimane una questione di seria preoccupazione a causa di opportunisti senza scrupoli, della discriminazione razziale, dell’assenza di politiche di integrazione culturale che stanno conducendo verso una pericolosa crescita della “romanofobia”, l’odio contro qualsiasi persona rom.
Troppi dimenticano o ignorano che persone della minoranza rom in Abruzzo hanno contribuito e perso e la vita per la conquista della democrazia e della libertà. Ridurre solo ad una questione di legalità di alcune persone rom una realtà come quella della minoranza rom in Abruzzo è una persecuzione razziale, una consapevole ipocrisia creata ad arte da opportunisti senza scrupoli con dichiarazioni spregevoli per bassezza culturale contraddistinte dalla fierezza dell’ignoranza.
I concetti di legalità e di diritti sono fondamentali, ed è su di essi che si basano il vivere pacifico, la coesione sociale, il benessere comune e civile di tutte le comunità presenti nella società. L’applicazione di questi concetti deve essere senza pregiudizi razziali e/o dello status sociale o economico.
Qualsiasi forma di illegalità trova il corretto contrasto se evita di generalizzare il singolo fatto ad una intera popolazione. Oltretutto generalizzare è un vantaggio per i delinquenti/criminali.
La problematica rom in Abruzzo è una questione politica e culturale che tanti preferiscono ignorare e strumentalizzare.
La minoranza rom in Abruzzo è da troppo tempo uno strumento, un capro espiatorio per ricercare il consenso elettorale e perseguire interessi personali, tale che il disagio si riversi sulla quotidianità di tutti i cittadini.
Quanti hanno “comprato” ed utilizzato il voto del cittadino/elettore rom per essere eletti?
Cosa hanno fatto dopo la loro elezione?
Perché la politica abruzzese evita di attivare corretti percorsi di integrazione culturale della minoranza rom?
Perché alla minoranza rom manca ancora il riconoscimento di entità culturale del territorio?
A chi non conviene l’integrazione culturale della minoranza etnico/linguistica rom?
L’integrazione culturale della minoranza rom in Abruzzo è un preciso dovere, costituzionale ed istituzionale, della politica, delle istituzioni, della società civile italiana, e non si realizza con il “fai da te” oppure con il clientelismo politico per sperperare risorse pubbliche, ma con l’adozione di una specifica strategia.
E chi cavalca lo stereotipo che la minoranza rom non vuole integrarsi è consapevole che si tratta di una enorme falsità, ampiamente dimostrata.
Non è più possibile continuare ad illudere il cittadino, è necessario l’adozione urgente di una strategia di inclusione dei rom, coniugando legalità e diritti, con la realizzazione di un corretto percorso di integrazione culturale della minoranza rom in Abruzzo.
La Commissione europea nel mese di Giugno 2011 ha approvato “Un quadro dell’Unione europea per le strategie nazionali di integrazione dei Rom” ed ha sollecitato gli Stati membri e gli enti locali ad elaborazione strategie di inclusione della popolazione rom.
Si tratta di un’altra buona occasione per le istituzioni e gli enti locali Abruzzesi per programmare a realizzare l’integrazione culturale della popolazione rom”.

Dr. Nazzareno Guarnieri – presidente Federazione romanì

 

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