Inchiesta appalti Abruzzo: il 6 marzo ricorso contro sequestri e perquisizioni

Il Tribunale del riesame de L’Aquila ha fissato al lunedì prossimo 6 marzo l’udienza per discutere il ricorso presentato, nell’ambito della maxi inchiesta della procura su una serie di appalti gestiti dalla Regione Abruzzo, dagli avvocati Massimo Costantini e Roberto Madama, che assistono Eugenio Rosa, titolare dell’impresa edile Iciet di Castelli, indagato nel filone sulla ricostruzione post-terremoto della sede centrale aquilana della Giunta regionale di palazzo Centi.

 

 

 

Il ricorso è stato presentato contro la perquisizione e il sequestro disposti dai pm del capoluogo nei confronti dell’indagato. L’udienza sarà la prima occasione per i legali per conoscere le carte iniziali dell’indagine.

 

 

Nei prossimi giorni, comunque, a seconda dei documenti che potranno consultare, vedranno se andare avanti o meno nell’istanza. Anche l’avvocato Gennaro Lettieri, in rappresentanza del capo della segreteria del governatore D’Alfonso ed ex consigliere Pd, Claudio Ruffini, ha presentato istanza al Riesame. Lo stesso starebbe per fare Massimo Carosi in rappresentanza dell’imprenditore Mauro Pellegrini, contitolare dell’azienda di costruzioni Dipe.

 

 

Intanto le indagini proseguono, anche se, al momento, non sono calendarizzati altri interrogatori di indagati. L’indagine ha fatto emergere, finora, 31 indagati nei 9 fronti investigativi attualmente aperti, tra cui dirigenti e funzionari regionali, professionisti esterni, imprenditori. Oltre al presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, e agli assessori regionali Marinella Sclocco, Silvio Paolucci e Dino Pepe. Le ipotesi di accuse, a vario titolo, sono di corruzione, turbativa d’asta, falso ideologico, abuso d’ufficio. L’inchiesta è coordinata dal procuratore Michele Renzo e dal sostituto Antonietta Picardi e portata avanti dai carabinieri del Noe e dalla squadra Mobile della questura di Pescara.

 

 

 

 

 

 

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