Nel provvedimento – confezionato ad hoc per l’Abruzzo – è previsto che il Presidente della Regione assuma la qualifica di Commissario delegato a tutte le operazioni di accertamento e risarcimento dei danni diretti da quantificare nelle aree fuori cratere.
L’art. 4 prevede che il Commissario effettui la ricognizione dei danni riportati dal patrimonio pubblico, privato e dalle attività economiche e produttive. L’art. 5 enuncia le modalità di ricognizione e la scala di priorità degli interventi per quel che concerne il patrimonio pubblico.
Gli artt. 6 e 7 disciplinano le modalità di ricognizione degli interventi sul patrimonio privato e sulle attività economiche e produttive. All’art. 8 sono elencate le procedure per la ricognizione del fabbisogno e nell’art. 9 vengono precisate le disposizioni finanziarie.
“E’ la prima volta che un’ordinanza di interesse nazionale viene concepita appositamente per l’Abruzzo – ha commentato D’Alfonso – ed è la prima volta che un Presidente di Regione viene incaricato di quantificare i danni diretti al patrimonio privato, ovviamente seguendo procedure ben specificate. Per quanto riguarda i danni indiretti, stiamo lottando per farli inserire nelle procedure di ricognizione”.