Non solo uomini e donne delle forze dell’ordine e di emergenza, impegnati nella complessa macchina dei soccorsi, ma anche le strutture di Province e Comuni.
Province e Comuni che, troppo spesso, si trovano a lavorare, anche nell’ordinario, con scarsità di mezzi e risorse, economiche ed umane.
Ed è il Il Presidente dell’UPI – Unione Province Italiane – che sottolinea le difficoltà che incontrano gli Enti locali, con una lettera al Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni.
“Da più di due settimane gli uomini delle Province in tutta Italia lavorano ininterrottamente ventiquattro ore su ventiquattro, in condizioni proibitive, per cercare di mettere in sicurezza le nostre strade. Il centro Italia è il cuore della tragedia: lì i nostri operatori lavorano senza sosta, affiancando gli uomini della protezione civile, per cercare di risolvere quante più emergenze possibili. A loro va il nostro plauso e tutto il nostro sostegno”.
“Spiace dover ricordare che avevamo avvertito con un anno d’anticipo Governo e Parlamento che tagliare oltre ogni misura i bilanci delle Province avrebbe messo in crisi servizi essenziali, come appunto lo spazzamento neve” – dichiara il Presidente del Upi, Achille Variati – “Una situazione di continua e costante criticità, che ovviamente si trasforma in vera e propria emergenza se ci si trova a dover far fronte alle drammatiche condizioni meteo che stanno colpendo il centro Italia, martoriato dai terremoti”.
“Ho ritenuto indispensabile – aggiunge Variati- informare di questa situazione anche il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, cui ho inviato una lettera per rendere noto il lavoro che le Province stanno svolgendo, costrette a fronteggiare un vero e proprio stato di crisi e ad investire risorse straordinarie e del tutto impreviste per sgomberare la neve e assicurare il ripristino della viabilità. Ho ribadito al Presidente che la situazione finanziaria delle Province è già fortemente compromessa a causa dei tagli che negli ultimi due anni ne hanno minato i bilanci con un impatto drammatico sui servizi ai cittadini: una situazione, come abbiamo più volte spiegato, che sta deteriorando il patrimonio pubblico al punto da mettere a rischio la sicurezza stessa dei cittadini. Per questo – conclude il Presidente dell’Upi – a nome delle Province ho chiesto che sia consentito alle Province l’accesso al fondo di emergenza oggi deliberato dal Consiglio dei Ministri, per permetterci di continuare a sostenere il lavoro che stiamo portando avanti per non lasciare abbandonati cittadini, comunità e territori”.